È iniziato le spoglio dei voti espressi nelle elezioni presidenziali che si sono svolte domenica scorsa nella Repubblica di Guinea (o Guinea-Conakry), dove il presidente uscente Alpha Condé, 82 anni, è alla caccia di un terzo, contestatissimo mandato. In base alla legge i risultati provvisori dovrebbero essere diffusi 72 ore dopo la chiusura dei seggi. Lo scrutinio si è svolto senza scontri, malgrado le fortissime tensioni esistenti tanto a livello politico che sociale.

Il ministro della Sicurezza, Damantang Camara, conferma che non sono stati registrati gravi incidenti durante il voto, ma si è detto molto preoccupato dalle dichiarazioni del candidato Cellou Dalein Diallo, leader dell’Unione delle forze democratiche della Guinea (Ufdg) e rivale storico del presidente uscente, che ha minacciato di non riconoscere i risultati se non dovesse risultare vincitore.

Venerdì scorso gli attivisti di opposizione e società civile riuniti nel Fronte per la difesa della Costituzione (Fncd) erano tornati in piazza per protestare contro la candidatura di Condé. Nelle stesse ore si registrava un ammutinamento in una base militare a Kindia, nell’ovest del Paese, dove un gruppo di uomini armati non identificati hanno ucciso il comandante della base, Mamady Condé, mentre gli scontri che  sono seguiti hanno provocato la morte di un numero imprecisato di persone, alimentando rumors di un golpe imminente.