La compagnia petrolifera spagnola Repsol ha ricevuto ieri l’autorizzazione dal governo conservatore di Mariano Rajoy per effettuare tre perforazioni esplorative nelle acque al largo delle isole Canarie nell’Atlantico. La compagnia ha il permesso per quattro anni e conta di avviare la prima perforazione nell’ultimo trimestre di quest’anno, ma dovrà stipulare un’assicurazione di responsabilità civile di 40 milioni di euro e una garanzia finanziaria di oltre 20 milioni, così come stabilito dal ministero dell’Industria di Madrid. Contro la decisione del governo centrale si sono sollevati gli ecologisti e le opposizioni con il Psoe che accusa di svendere l’arcipelago alla compagnia petrolifera. Anche il governo autonomo delle Canarie è assolutamente contrario alla decisione e in ogni caso pretende che qualora le esplorazioni avessero esito positivo siano corrisposti vantaggi alla comunità autonoma e agli enti locali. Le associazioni ambientaliste sono scese subito in piazza a Las Palmas de Gran Canaria e promettono di fare ricorso alla giustizia spagnola ed europea.