Saluti e baci, chiude stasera il festival – il primo dell’«era sovranista» – nato sotto il segno delle polemiche sulle «esternazioni» del direttore artistico, Claudio Baglioni intorno alla vicenda migranti. Querelle che nonostante una sorta di «pace armata» dei giorni successivi, ha generato dietro le quinte un clima poco idilliaco di tensioni e sospetti. È arrivato ieri perfino un drappello di gilet gialli guidati da Maxime Nicolle, che accompagnati da un gruppo di gilet gialli francesi e italiani ha attraversato il confine scegliendo una piazza sanremese per mandare un messaggio, prendendo le distanze dalla politica italiana: «Di Maio non provi a strumentalizzare il nostro movimento – dice Nicolle – ha detto di aver incontrato i nostri leader, ma ha incontrato solo persone che vogliono candidarsi alle europee, noi non abbiamo leader. Il nostro è un movimento che non ha a che vedere coi partiti, né li vogliamo. Gilet gialli possono essere tutti».

IN MEZZO alle tempeste, Baglioni ha dimostrato – va detto – una sorta di calma zen: ha rintuzzato le provocazioni, ha schivato gli ostacoli e ha portato a casa quello che gli era stato richiesto: un festival «nazional popolare» con un contorno nemmeno troppo fastidioso e un cast che – per una volta almeno – ha cercato di integrare la canzone di matrice classica sanremese a aperture a quanto ci offre la musica popolare italiana. E gli si sono arrivati i complimenti di un solitamente caustico Celentano. Ci è riuscito? Diciamo a metà qualche momento alto – Motta, Zen Circus, Ghemon, Mahmood – e inevitabili scivoloni nel tentativo inevitabile di intercettare il pubblico della trap.

BAGLIONI chiude – e al netto di endorsement (di facciata?) dell’amministratore delegato della Rai Fabrizio Salini, che non esclude un nuovo incarico: «Se troveremo anche in Baglioni la volontà di intraprendere un cammino insieme», difficilmente «il dirottatore artistico»accetterà un terzo mandato. Gran finale dove in tanti danno per vincente – ha la forza del televoto dalla sua parte – Ultimo già in volo con il suo brano nelle hit parade, ma non ci si sottrae alla suggestione di Daniele Silvestri e di una iconica Loredana Bertè in gran forma, sul podio. Ospiti Eros Ramazzotti e Luis Fonsi.