Stasera (diretta tv ore 18.15) sotto rete si alzano il sogno tutto d’oro, la missione impossibile, la schiacciata alla maledizione olimpica.

Gli azzurri della pallavolo affrontano il Brasile nella torcida che i tifosi a Rio hanno già anticipato nell’analoga finalissima del beach volley. È la replica del 2004, quando gli azzurri si fermarono di nuovo ad un passo dal trionfo proprio come ad Atlanta ’96.

I padroni di casa inseguono il terzo titolo olimpico (dopo Barcellona e Atene). L’Italia dei miracoli la medaglia che manca da sempre, perché due argenti e tre bronzi non fanno mai la storia…

Sarà un’altalena di emozioni, almeno all’inizio. E alla fine il verdetto sarà senza appello. Non conta la vittoria azzurra (3-1) del girone eliminatorio. Nemmeno l’impianto tappezzato di verde…oro. Tanto meno decideranno i singoli campioni in un braccio di ferro fra sestetti che avranno bisogno dei “panchinari” quanto dei titolari.

Alla vigilia, coach Gianlorenzo Blengini confessa: «Dobbiamo pensare alla finale come ad una partita che fa storia a sè. Il Brasile ha un piccolo vantaggio: nel girone ha fatto fatica, è arrivato all’ultima partita da dentro o fuori, e superare quello stress lì toglie pressione. La tranquillità superiore abbinata alla qualità aggiunge qualcosa».

Resta il fatto che ai Giochi di Rio l’Italia, finora, non ha mai vinto i tornei a squadre. Neanche nella scherma: argento per la spada maschile e medaglia di legno nella sciabola femminile. Anche le ragazze della pallanuoto hanno dovuto arrendersi (12-5) agli Usa nell’ultima partita, quella che conta più di tutte. Non resta che il volley…