I servizi segreti tedeschi del Bnd (Bundesnachrichtendienst) avrebbero spiato la Francia e la Ue per conto della Nsa (National Security Agency) statunitense. Lo afferma la Süddeutsche Zeitung, che scrive che “il cuore dell’attività è lo spionaggio politico dei nostri vicini europei e delle istituzioni dell’Unione europea”. Il Bnd si sarebbe interessato all’Eliseo e ad alti funzionari del ministero degli esteri francese, spiati dal 2008 a partire dal centro di Bad Aibling, in Baviera. Per il momento, la presidenza francese si rifugia in un “no comment”, per non degradare le relazioni franco-tedesche a pochi giorni dal giudizio di Bruxelles sui conti pubblici francesi, nel mirino dell’occhiuto ministero delle finanze tedesco, che critica fortemente lo sforamento del limite del 3% e i due anni concessi a Parigi per rientrare nei parametri. Ma la tensione è palpabile. Il ministero degli esteri ammette degli “stretti contatti” con Berlino per chiarire i fatti. La Germania ha spiato la Francia e Bruxelles di propria iniziativa, per poi riferire agli statunitensi? Oppure i servizi tedeschi sono stati strumentalizzati dalla Nsa? Il ministro degli interni, Thomas de Maizière, dovrà rispondere a queste domande la prossima settimana, di fronte alla commissione d’inchiesta del Bundestag sullo scandalo Nsa. Die Linke accusa de Maizière di aver già mentito su questa storia, quando, il 14 aprile scorso, ha risposto a un’interrogazione del partito di sinistra di non avere “nessuna informazione su un presunto spionaggio economico della Nsa o di altri servizi Usa in altri paesi”.

Nei giorni scorsi ci sono state alcune rivelazioni su una rete di spionaggio industriale da parte degli Usa in Europa, che avrebbero utilizzato la base di Bad Aibling. Nel mirino della Nsa, con lo scopo di scoprire “esportazioni illegali” in infrazione dell’embargo sulle armi – e sempre in nome della lotta al terrorismo – ci sarebbero state società europee, come Airbus o Eurocopter. Al centro dei sospetti c’è proprio Thomas de Maizière, che dal 2005 al 2009 era capo della cancelleria di Angela Merkel e, in questa veste, aveva il compito di supervisione del funzionamento del Bnd. Secondo la Bild, i servizi tedeschi erano al corrente dell’attività di spionaggio economico degli Usa. Merkel avrebbe deciso di chiudere un occhio per non scontrarsi con gli Usa su questo fronte. La cancelliera, pero’, dopo le rivelazioni di Edward Snowden nel 2013 sullo spionaggio Usa in Germania – anche il suo telefonino sarebbe stato “ascoltato” – si era fortemente indignata e aveva condannato lo “spionaggio tra amici”. Diciotto mesi fa, François Hollande si era dichiarato solidale con la cancelliera e aveva condannato il “carattere inaccettabile” dello spionaggio Usa. Adesso, con le nuove rivelazioni, la storia dello “spionaggio tra amici” sta prendendo un’altra piega.

Tra Bnd e Nda c’è una lunga collaborazione. Un accordo tra servizi tedeschi e statunitensi era stato firmato nel 2002, qualche mese dopo l’11 settembre. La Germania aveva accettato di appoggiare gli Usa nella lotta al terrorismo. C’è stato un cattivo funzionamento nei controlli? Thomas de Maizière era al corrente? Se lo fosse stato, avrebbe certamente dovuto informare Merkel della raccolta di più di 40mila dati informatici in Francia e nelle istituzioni Ue. Il portavoce di Merkel, Steffen Seibert, mercoledi’ ha messo le mani avanti: “respingono categoricamente le affermazioni che consistono a dire che il governo non ha detto la verità”.

In Germania il caso preoccupa un’opinione pubblica molto attenta alle questioni di libertà. In Francia, l’indignazione cresce tra la popolazione, già preoccupata per la recente legge sulle intercettazioni, che estende in modo preoccupante le possibilità di spionaggio della popolazione da parte dei servizi e la durata della conservazione dei dati, sempre in nome della lotta contro il terrorismo.