Gli artisti e gli operatori del settore musicale esprimono il loro ringraziamento per le azioni adottate sin qui dal governo e dal Mibact ma resta ancora gravissima la crisi, soprattutto nel settore del live. Per questo centinaia di artisti, musicisti, attori e registi per il settore dello spettacolo dal vivo in questo momento fermo per l’80% del settore lanciano l’appello ‘SOS per il live. «La filiera italiana degli artisti e operatori delle piccole, medie e micro imprese e delle associazioni culturali, dopo mesi di sacrifici immani, stenta a sopravvivere. Oltre la metà del comparto – si sottolinea nell’appello – rischia la congestione entro la fine dell’estate. Questo dopo la chiusura di numerosissimi spazi per gli spettacoli dal vivo in giro per l’Italia, con il gravissimo rischio di perdere ancora altri palchi per la presentazione delle produzioni culturali del nostro paese. Gli artisti e gli operatori del settore dello spettacolo dal vivo chiedono a gran voce al governo ulteriori sostegni in estate per recuperare il fatturato perduto e con misure che consentano concretamente e nell’immediato la realizzazione di un maggior numero di live, di spettacoli e di progetti educativo-musicali».

UN PROGETTO finanziato grazie a fondi integrativi che tutte le Regioni, attraverso fondi ministeriali finalizzati, devono poter mettere in campo, oltre a fondi regionali integrativi specifici per il settore, anche per la messa in sicurezza igienico-sanitaria degli eventi, per non caricarli sui costi degli artisti e degli organizzatori. Si richiede inoltre – continua l’appello – l’emanazione di nuovi bandi per produzioni musicali, festival e tour e contest anche per le produzioni emergenti, per club e teatri anche più piccoli, nonché un credito d’imposta per gli organizzatori di eventi live, con benefici a ricaduta su tutta la filiera per gli operatori e anche per i docenti del settore didattico-musicale e teatrale e una politica per il rilancio dei live di scontistica dei diritti, soprattutto per i piccoli eventi a favore di giovani talenti esordienti». «Infine, oltre a nuovi bandi per una platea maggiore per autori e artisti e al rilascio di tutti i contributi e sostegni da parte di ministeri, Regioni e Comuni e dei player dei diritti a tutti gli eventi previsti, normali e speciali e alla posticipazione di ogni richiesta sul piano delle tassazioni, servono norme nuove sul distanziamento sociale che permettano ai club e agli spazi al chiuso di poter riaprire quanto prima nella stagione autunnale in sicurezza al pubblico pena la perdita di centinaia di palchi in tutta Italia per gli artisti e di conseguenza di tutta la filiera del made in Italy – conclude l’appello – della musica, del teatro e dello spettacolo dal vivo»