Si terrà domani, 12 novembre, alle 9 l’udienza d’appello per Maria Edgarda Marcucci, Eddi, ex combattente delle Ypj, le unità di difesa femminili del Rojava curdo, contro la sorveglianza speciale comminata il 17 marzo scorso dal tribunale di Torino.

La misura, valida due anni, si basa sulla presunta pericolosità di un soggetto in assenza di reato. «Questa misura – scrive Uiki – le impedisce di partecipare a riunioni pubbliche e le impone di rientrare a casa tra le 21 e le 7, di non sostare nei pressi di locali pubblici dopo le 18, di comunicare i suoi spostamenti alla polizia». Divieto d’espatrio e passaporto e patente sequestrati.

I Comitati torinesi in sostegno all’amministrazione democratica della Siria del nord-est promuovono domattina un presidio distanziato di fronte al tribunale contro una misura politica «sulla base di un pronostico riguardo a “comportamenti futuri” desunto da una descrizione della sua “personalità” ad opera della Digos e della Questura di Torino».