Dal divano di casa alle poltroncine dei cinema è un piccolo passo per l’umanità e un passo enorme per noi altri che coi soldi di un biglietto ci si paga un mese di Amazon Prime. Ma il grande schermo è il grande schermo! E ora guardiamo l’offerta: a parte Nomadland nuovo di pacca, molti sembrano essere vecchi titoli… ma non è così: si tratta in realtà di remake permeati di scottante attualità.

Volevo solo nascondermi
Renzi ha messo su un po’di panzetta e la su’ moglie Agnese gli dà il tormento. Ma lui non vuole rinunciare ai suoi wafer preferiti che non potendo più comprare sotto casa deve procurarsi di nascosto. Ricorre quindi a un famoso 007 in incognito che incontra in località segreta.

Prendi i soldi e scappa

D’Alema nei panni di Woody Allen. La trama è quasi uguale con una variazione: Woody prendeva i soldi e appunto, scappava; Massimo prende 500mila euro dalla Fondazione dei Socialisti Europei che gli taglia però le vie di fuga facendogli causa.

Tra le nuvole
In questo rifacimento del film di Jason Reitman del 2009 c’è uno smagliante Robert Fico nel ruolo che fu di Clooney e Maria Elizabeth Casellati al posto di Vera Farmiga. Ma se nell’originale a macinare 10 milioni di miglia aeree era il bel George, qui a battere il record di voli di Stato a spese dei contribuenti è l’elegante Presidente del Senato.

Segreti e bugie
Non meno «familiari» che nell’originale di Mike Leigh sono i segreti qui estorti da Fanpage al sottosegratario leghista Durigon («controlliamo noi i Finanzieri che indagano sulla Lega…»). In quanto alle bugie chiedere a Mario Draghi che al paffuto Durigon ha ben pensato di salvare le non sciupate terga.

Non aprite quella porta
La marcia dei sionisti che celebrano «Il Giorno di Gerusalemme» poteva ben transitare per la porta di Sion ma, infuocata da Beniamin Netanyahu, ha provocatoriamente violato quella di Damasco che porta dritto dritto alla zona araba di Gerusalemme vecchia. Risultato: un horror senza fine.

Nomadland
Nonostante i ricavi miliardari realizzati da Amazon in Europa grazie alla pandemia che ha ridotto sul lastrico milioni di europei, Jeff Bezos (che solo per liberarsi della moglie di miliardi ne ha scuciti 38), si ostina a non pagarci un euro di tasse. Negli Usa però offre lavoro a tanti senza-casa che amano l’avventuroso, romantico stile di vita on the road e alle brutte hanno sempre la bella villa di un parente ricco a cui bussare. Con buona pace delle panzane che ci ha rifilato Ken Loach con «Sorry we missed you» dove cianciava di lavoratori Amazon trattati alla stregua di schiavi senza diritti.