Pochi giorni al voto di domenica prossima per il rinnovo del Bundestag, e la tensione nei partiti cresce. Un sondaggio pubblicato ieri dalla «Frankfurter Allgemeine Zeitung» (Faz), effettuato dal prestigioso istituto demoscopico Allensbach, delinea uno scenario finora inedito: la coalizione di centro-destra non avrebbe la maggioranza nonostante il superamento della soglia di sbarramento da parte dei liberali (Fdp). I democristiani (Cdu-Csu) otterrebbero il 39%, la Fdp il 6% e le tre forze di sinistra sommerebbero in totale un punto in più: 46 contro 45%. Resterebbero fuori dal Parlamento sia gli euro-scettici (AfD) che i Pirati.
Sino ad ora, tutti i sondaggi indicavano come la maggioranza cristiano-liberale che sostiene Merkel fosse in pericolo solo nel caso di mancato superamento della soglia del 5% da parte della Fdp. Una probabilità concreta, confermata dal segnale giunto dalla Baviera domenica scorsa. I numeri diffusi dalla Faz, invece, suggeriscono che le forze progressiste godrebbero di un consenso che nemmeno loro, forse, sperano di avere.
Ai socialdemocratici è attribuito un 26% che verrebbe certamente salutato come una vittoria: significherebbe una risalita di tre punti dal 2009, nonostante gaffe e problemi di credibilità di Peer Steinbrück. Che diventerebbe un vero e proprio eroe se portasse il partito ancora più in alto, a ridosso del 30%. I Verdi metterebbero la firma sotto l’11% che assegna loro l’istituto Allensbach: vorrebbe dire mantenere il consenso di 4 anni fa, superando indenni le polemiche della stampa sullo «scandalo pedofilia» degli anni Ottanta che coinvolge il loro capolista. E la Linke calerebbe rispetto al 2009, mantenendosi però sopra il risultato del 2005: un esito soddisfacente per un partito che l’anno scorso era sul punto di rompersi.