Domani dalle 14 Tfa, Pas e docenti abilitati all’insegnamento protesteranno in piazza Montecitorio contro l’esclusione dalle 150 mila assunzioni dei precari annunciata per settembre 2015. Alcune stime ritengono che siano 166 mila. Sono laureati, abilitati, inseriti nella seconda fascia delle graduatorie di istituto, ma non in quelle ad esaurimento (Gae) dalle quali il governo ha deciso di assumere. Hanno svolto percorsi di abilitazione uguali a quelli affrontati dai docenti iscritti alle Gae, ma per loro è previsto l’accesso con il concorso da bandire nel 2015 (40 mila posti). Chi non riuscirà a vincerlo, resterà disoccupato e dovrà cercarsi un altro lavoro.O aspettare il 2017 quando sarà bandito (forse) un altro concorso. E questo dopo anni di formazione e lavoro nelle scuole.

Il gruppo «Docenti abilitati precari» chiede la riapertura delle graduatorie ad esaurimento per l’inserimento degli abilitati o attraverso l’assunzione a tempo indeterminato dalla seconda fascia di istituto. Alla protesta parteciperà anche il Coordinamento nazionale Tfa ordinario che critica la «discriminazione tra gli iscritti alle Gae e gli abilitati di Stato». Gli abilitati con il Tfa hanno versato fino a 3 mila euro per ottenere un titolo che rischia di non avere più valore. Tra le proposte c’è l’indizione di un concorso biennale per abilitati, la «provincializzazione» della graduatoria della seconda fascia e la validità a scorrimento del ruolo.