Solidarietà made in Napoli
Pomigliano La Fiom, gli operai Fca, Libera di don Ciotti raccolgono fondi per chi resta indietro. Le letture di Toni Servillo, l’incasso sosterrà precari, cassintegrati e disoccupati. E a Milano, Roma, Palermo fioriscono iniziative simili
Pomigliano La Fiom, gli operai Fca, Libera di don Ciotti raccolgono fondi per chi resta indietro. Le letture di Toni Servillo, l’incasso sosterrà precari, cassintegrati e disoccupati. E a Milano, Roma, Palermo fioriscono iniziative simili
Ieri sera al teatro Gloria di Pomigliano d’Arco è andato in scena Toni Servillo con lo spettacolo Servillo legge Napoli, in cui ha dato voce a brani tratti da autori come Eduardo De Filippo e Raffaele Viviani, Enzo Moscato e Mimmo Borrelli. I 20 euro richiesti per il biglietto sono stati interamente devoluti al progetto Legami di solidarietà. Si tratta di un’associazione nata dall’iniziativa di Libera Campania, Fiom Napoli e Campania, la parrocchia di San Felice in Princis di Pomigliano, per realizzare un fondo mutualistico in sostegno di lavoratori in cassa integrazione, disoccupati, inoccupati e precari, famiglie monoreddito.
«Fa parte della campagna “Miseria ladra” – spiega Giuseppe De Marzo di Libera – e si sosterrà con iniziative culturali come quella di sabato sera ma anche donazioni, quote di stipendio o lo straordinario ceduto dai lavoratori. Con quello che raccoglieremo potremo offrire un sostegno indiretto aiutando chi non riesce a pagare l’affitto o le utenze, o le cure mediche non fornite dal servizio sanitario, le tasse universitarie per i figli, l’acquisto di farmaci o il sostegno legale per chi ha contratto debiti che non è riuscito a pagare».
Una quota del fondo andrà anche a costituire uno sportello anti usura. In cambio dell’aiuto, si potranno mettere a disposizione le proprie competenze e il proprio tempo. Tempo e competenze potranno anche essere fornite da chi abbia intenzione di contribuire alla creazione di servizi come un ambulatorio, il banco dei farmaci o il doposcuola.
«Una volta si sarebbe detto fare società – prosegue De Marzo, responsabile nazionale della campagna “Miseria ladra” – oggi ci accontentiamo di fare umanità. Pezzi del mondo della cultura, come Servillo, possono dare una mano perché non servono solo sostegni finanziari: esiste una crisi economica fortissima ma anche una crisi esistenziale che ci porta verso un terribile spaesamento. C’è la povertà ma c’è anche carenza di diritti, se non diamo una risposta a entrambe lasciamo la porta aperta alle reazioni di pancia su fenomeni come la crisi o i migranti».
L’idea di coinvolgere Servillo è nata per caso, da un incontro in treno tra il regista e attore casertano e De Marzo. Alla presentazione a Pomigliano a inizio ottobre di “Legami di solidarietà” e dello spettacolo era presente Costanza Boccardi, di Teatri Uniti: «Toni ha messo a disposizione se stesso e la sua arte, noi della produzione abbiamo fornito i tecnici. Crediamo sia importante contribuire a un progetto, non si tratta di una raccolta fondi estemporanea ma un modo differente di stare insieme».
Alla presentazione c’era anche il leader Fiom, Maurizio Landini, che aveva dichiarato: «Se non siamo in grado di riunire e di riunificare le persone la partita l’abbiamo finita prima di cominciare. Siamo di fronte a una crisi della democrazia che dà più potere alle imprese». L’associazione agirà nella zona di Pomigliano e Nola, presidente è don Peppino Gambardella, il parroco schierato con gli operai Fca: «Vorrei incoraggiare soprattutto i lavoratori a condividere questa esperienza e spingere tutta la società civile a sostenere il fondo, sicuro che la solidarietà renderà più umana la convivenza tra le persone e la vita della collettività».
Della campagna “Miseria ladra” fanno parte anche altre esperienze come la fabbrica recuperata dai lavoratori RiMaflow di Trezzano sul Naviglio, a Palermo invece si sta organizzando un servizio di riuso e riciclo, a Roma dalla ex Barletta spa si cerca di far nascere un’attività di coworking e cohousing.
«Il contrasto a mafie e corruzione-– conclude De Marzo -, in situazioni di forte ingiustizia sociale, povertà e dispersione scolastica, si può fare solo ricreando un contesto sociale ed economico. Così si blocca la devianza e la diffusione di fenomeni come il gioco d’azzardo».
Anche nel napoletano si sta cercando di lavorare sulla riapertura di fabbriche fallite grazie a cooperative di lavoratori, come la Wbo Italcables di Caivano. Attraverso Libera Campania si sta cercando anche di ottenere beni e ville sequestrate alla camorra da convertire in appartamenti per l’edilizia popolare. Intanto, con “Legami di solidarietà” si cerca di sostenere il tessuto sociale di un territorio a rischio deindustrializzazione: «La cassa integrazione e la mobilità in deroga sono state cancellate dal governo – spiega Andrea Amendola, segretario della Fiom Napoli – Eliminata anche la cig straordinaria per le società fallite e non riconvertite, finisci in Aspi cioè in Assicurazione sociale per l’impiego e poi sei fuori. Qui è molto difficile ritrovare un lavoro. Alla Fca di Pomigliano adesso ci sono i contratti di solidarietà, si lavora almeno una settima al mese ma molti non riescono a pagare tutte spese. C’è chi è stato sfrattato ed è tornato con tutta la famiglia dai genitori. Recentemente abbiamo aiutato un manutentore elettrico che ha perso l’impiego, a sua volta darà una mano a chi avrà bisogno di lavori all’impianto».
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