La maggior parte delle persone mi ringrazia. Poi si scusa. Mi avvicino ai loro finestrini energica, lo sguardo lo tengo fermo, voglio che incuta timore. Dentro di me, però, non sono mai calma ma tormentata dal timore per quello che sto facendo.

Intendo: sto rompendo le palle al prossimo come mi dice mio marito quando passeggiamo insieme e mi trascina via, impedendomi dal compiere la mia missione quotidiana? Oppure sto facendo la cosa giusta? Punitiva.

Ecco come voglio mostrarmi. Perché sono arrabbiata, sono stufa di respirare merda ad oltranza.

Fino a qualche tempo fa avevo ancora il dubbio di esagerare, di sfogare la mia rabbia cittadina contro poveri e inermi ignoranti ecologici. Le mie prede quotidiane, esseri umani di età trasversale alla guida di automobili di carrozzeria variabile che se ne stanno barricati nei loro abitacoli a fare nulla. Ma con il motore acceso!

Le scuse principali sono l’aria condizionata d’estate. Il riscaldamento d’inverno. Oppure: ma sto partendo! E ancora: ti metto le mani addosso ecologista di merda! Oppure ancora: ma la mia è elettrica/gpl, quindi non inquina!

E sempre: ma fatti i c…i tuoi st….a! Insomma, un tedio che ci si potrebbe risparmiare, ed ecco qui spiegato lo strattone preventivo di Luca. Ma poi è successo: mi hanno dato ragione. Così, dalla sera alla mattina, a Torino, città circondata dai monti ma posizionata nella più grande conca della pianura padana, non si potevano più aprire le finestre! Pericolo, pericolo, pericolo! Ed ecco che la mia mission quotidiana acquista un senso, ecco che la responsabilità ce la dobbiamo prendere tutti, senza reticenze, senza noia, senza sbolognare a nessuno. Io sono così, non temo il faccia a faccia. Non ho mai voluto insegnare niente a nessuno, fatico con mio figlio figuriamoci.

Ma non c’è bisogno di essere Spider Man per capire che sta succedendo qualcosa di veramente grave. E non devi essere Wonder Woman per giustificare il coraggio di affermare ciò che va fatto. Soprattutto, meglio, ciò che non va fatto.

Non vanno sparati i termosifoni a palla quando fuori ci sono ancora 20 gradi e sembra di stare nella città incubo di Nirvana (il film). Non vanno tenuti accesi i motori che proprio è una cosa che mi fa imbestialire.

Non vanno diramate con superficialità politica, economica e sociale tutte le cose che si stanno diffondendo ora ma vanno attuate bensì delle politiche giuste, coerenti, coraggiose. E definitive. DEFINITIVE. Non bisogna dare nemmeno uno e sottolineo nemmeno uno straccio di credito a chi dice che il problema ambientale non esiste o non è una priorità.

Se poi ha i capelli di Trump dovevamo capirlo da soli che non avrebbe mai potuto essere credibile.

Qui, però, anche con la messa in piega ben fatta di pagliacci in merito siamo pieni. Ed è pericoloso.