Domenica il Tribunale di Bratislava ha confermato gli arresti e la detenzione preventiva di quattro sospetti nell’affaire dell’omicidio del giovane giornalista slovacco Jan Kuciak e della sua fidanzata Martina Kusnirova.

Secondo gli inquirenti, che hanno convocato una conferenza stampa a Bratislava ieri, i quattro sarebbero gli esecutori materiali, gregari e mandanti del duplice omicidio. A commettere il delitto, secondo le tesi investigative, sarebbe stato Tomas Sz. ex poliziotto, poi guardia del corpo e infine rivenditore di integratori alimentari per i body builders. Dopo aver lasciato i ranghi della polizia slovacca, Tomas Sz. ha svolto svariati corsi di addestramento, uno anche all’Agenzia Europea per la Sicurezza, nota per aver addestrato anche elementi del battaglione ucraino Azov. Il sospettato ha poi lavorato come buttafuori e addetto alla sicurezza in diversi stati dell’Europa orientale. Proprio grazie a queste esperienze avrebbe maturato una grande dimestichezza nell’uso delle armi, una dalle caratteristiche dell’assassino da subito identificate dagli inquirenti. Uno degli arrestati, Zoltan A. individuato come intermediario, invece sta collaborando con la polizia. Per quanto riguarda le prove, gli inquirenti avrebbe in mano alcune tracce elettroniche e, addirittura immagini sul paesino, dov’è stato commesso il delitto, da un satellite Usa. Manca però l’arma del delitto.

La persona chiave in questa fase d’indagine è però Alena Zs., traduttrice in italiano, che avrebbe commissionato l’omicidio del giovane giornalista. «La mandante ha pagato per l’omicidio almeno settanta mila euro» ha detto il rappresentante della procura, di cui cinquanta mila euro direttamente versati agli esecutori materiali. Nelle tesi della polizia Alena Zs. sarebbe il punto di congiunzione tra varie bande criminali operanti in Slovacchia. La traduttrice è data molto vicina al controverso imprenditore Martin Kocner, che ha fatto fortuna grazie ai suoi contatti in politica, all’evasione fiscale e alla speculazione edilizia. Al contempo la traduttrice è iscritta negli organi societari di diverse aziende riconducibili ad alcuni gruppi e famiglie del sud Italia presenti in Slovacchia. A entrambi i gruppi Kuciak ha dedicato diversi suoi articoli, l’ultimo articolo rimasto incompleto riguardava poi le famiglie calabresi in odor di ‘ndrangheta attive nelle zone rurali dell’est slovacco.

Gli arrestati interessano per ora solo il primo livello di mandanti. «Stiamo lavorando per scoprire da dove viene l’ordine di commettere l’omicidio – ha fatto sapere la procura – È prematuro dire, dove ci condurranno le indagini». Secondo gli inquirenti Alena Zs. sarebbe a sua volta una pedina in mano ad altri mandanti, che, con il loro movente, rimangono all’oscuro. Sul versante politico, infine, la soddisfazione del governo, che ritiene sfatata la preoccupazione di insabbiamento dell’inchiesta avanzata dalle opposizioni fin dalle prime ore successive alla scoperta dei due cadaveri.