Il negoziato siriano di Astana si è aperto ieri tra scambi di accuse e incontri separati. Nessun meeting vis-à-vis tra governo e opposizioni che hanno trascorso il primo giorno ad accusarsi a vicenda di aver violato la tregua siglata il 30 dicembre.

Si è spinto oltre il capo delegazione delle opposizioni, Mohammed Alloush (leader dei salafiti di Jaysh al-Islam): ha chiesto che Assad sia inserito insieme ad Hezbollah nella lista dei terroristi globali. In serata funzionari russi hanno detto che nel documento finale si chiederà invece ai gruppi armati presenti in Kazakistan di distanziarsi ufficialmente dai qaedisti dell’ex al-Nusra.

Spicca l’assenza degli Stati Uniti, estromessi dall’intervento diplomatico di Russia, Turchia e Iran, con la benedizione dell’Onu.

Ma ieri il Ministero della Difesa russo ha riportato di raid congiunti con la coalizione a guida Usa in chiave anti-Isis. Si tratterebbe del primo caso, dopo i precedenti rifiuti della Casa Bianca.