Non c’è pace per la sinistra romana. Ieri un quotidiano ha sostenuto, sulla base di un «parere» del Viminale, «l’ineleggibilità» a presidente di municipio di Andrea Catarci, due volte presidente e ora ricandidato all’VIII municipio.

Catarci peraltro è l’unico collegato a «Sinistra per Roma» che non si era visto escludere le liste. In questione sarebbe l’eventuale terzo mandato.

Per Catarci «sono solo falsità, nessun ente ha mai scritto né sostenuto la tesi della mia ineleggibilità, come riportato da un fazioso attacco a mezzo stampa. C’è di più. Malgrado il suddetto parere, il ministero medesimo si è espresso, con i fatti, in maniera inequivocabile. Infatti, l’unica verità risulta dal verbale della Commissione elettorale circondariale di Roma, con cui è stata approvata la mia candidatura. Qualcuno evidentemente accarezza l’idea di far fuori la sinistra cittadina dalle elezioni per via burocratica, ma ha sbagliato i suoi conti».