Agosto incandescente anche per i sindaci Pd. A Quartu Sant’Elena (80 mila abitanti al confine con Cagliari, terzo comune della Sardegna) sono bastati due mesi a far saltare clamorosamente la giunta. Martedì sera la seduta di consiglio si è chiusa con le dimissioni del sindaco Stefano Delunas, classe 1958, esponente del Pd di cui è stato anche capogruppo in Provincia.
Ieri mattina faccia a faccia con il segretario regionale Renato Soru e lo stato maggiore del partito cagliaritano con Delunas, che ha altre due settimane di tempo per fare dietro-front e dar vita ad un’altra giunta. Dalle elezioni vinte al ballottaggio a giugno, è stato uno stillicidio: due settimane da assessore sono bastate a Cristian Gitani; poi è stata la volta di Valentina Casalena; infine è esplosa la faida fra la vecchia «ditta» e il municipio.
A giudicare dalle dichiarazioni ufficiali, si va spediti verso il commissariamento di Quartu che non appare certo un buon viatico per le Comunali 2016 a Cagliari: «Il sindaco ha confermato la sua irrevocabile decisione di rassegnare le dimissioni per problemi di ordine personale dei quali non ci rimane che prendere atto, oltre che per l’improvvisa frattura politica che si è determinata in queste settimane con il Pd».
A Molfetta, invece, la crisi si è risolta solo grazie al deciso intervento di Debora Serracchiani, vice segretario nazionale. Ha letteralmente zittito (vedi la conferenza stampa…) l’intero gruppo dirigente Pd della città in cui Antonio Azzolini dettava legge fino al 2013. E così la sindaca Paola Natalicchio ha ritirato le dimissioni, incassato l’approvazione del bilancio e soprattutto la bontà del «patto» con i cittadini che l’hanno eletta. Il Pd locale è costretto ad abbozzare…
«La rinnovata amministrazione ripartirà dalla portualità e dalle politiche sociali» ha spiegato Serracchiani, «Siamo la soluzione e non un pezzo del problema. Il punto era trovare una soluzione costruttiva che ci permettesse di ripartire, lo abbiamo fatto insieme».
Paola Natalicchio, da parte sua, ha aggiunto: «Usciamo da una crisi importante, sono grata alla classe dirigente del Pd che ha voluto dare a questo sindaco, ma soprattutto alla città, il segnale di un patto che si rinnova. Ho chiesto aiuto perché non volevo gettare la spugna». E sottolinea, da sindaco: «Ci siamo chiariti, abbiamo analizzato un mese complicato e abbiamo deciso che questa è la nostra opportunità di rilancio intorno alle grandi sfide programmatiche. La città non merita altri scossoni».
E domani (ore 15 nella sede del Nazareno) è convocata la direzione nazionale Pd proprio per affrontare la «questione meridionale». Un’iniziativa scaturita dalla telefonata fra il segretario-premier Matteo Renzi e il presidente dell’assemblea nazionale Matteo Orfini. Sul tavolo, soprattutto lo scenario politico interno al Pd con i nuovi governatori del Sud tutt’altro che allineati e i troppi casi spinosi negli enti locali (come a Quartu…).