Avvicinarsi al mondo sonoro dell’etichetta ArteTetra è sempre un’esperienza inusuale, ogni disco è capace di allontanarti dalla realtà e modulare il reale (quindi il percepito con tutti i suoi fantasmi) in un viaggio fra l’onirico e il mistico. Un esempio ne è l’inizio di Animals Remembers Human del duo californiano German Army, con i due pezzi (True Defense, Fifth World) che instradano l’ascoltatore nel simbolismo di una archetipa civiltà. Una miscela di industrial, tribal, punk su una serie di field recording che disorientano come in una foresta dove ci si è smarriti e in cui, guardando in alto, si sentono tanti occhi addosso. E qui bisogna centrare il taglio: il materiale del disco è stato confezionato nel 2018, «anno dell’uccello», e si propone come ode alle specie animali che si stanno estinguendo. Le tracce sono 18, un indefinibile quanto suggestivo cut up di world music di vecchi album, metabolizzati e manipolati attraverso un grande frullatore ritmico, con voci, chitarre, percussioni e lingue che arrivano e spariscono in oscuri, ipnotizzanti, groove. Come al solito gli album ArteTetra sono in musicassetta.