L’inchiesta su una compravendita di voti alle regionali del 2012 sta facendo tremare un pezzo della politica in Sicilia. L’ombra della mafia e del voto di scambio, con un linguaggio e un contenuto «di un livello morale che ha raschiato il fondo, almeno lo spero», commenta amaro il procuratore aggiunto di Palermo, Vittorio Teresi.

Sono 30 su 90 i deputati indagati finora a Palazzo dei Normanni.

Ieri la finanza ha arrestato due deputati regionali, Nino Dina (Udc) presidente della decisiva comm. Bilancio e Roberto Clemente del Pid-Cp, il partito di Saverio Romano. Ai domiciliari anche l’ex parlamentare di Grande sud Franco Mineo e Giuseppe Bevilacqua, personaggio centrale dell’inchiesta.