Si è riunito in Cina l’Assemblea nazionale del popolo, il «Parlamento» cinese. Si tratta di un evento annuale, chiamato «le due sessioni» perché è riunita anche l’Assemblea consultiva.

L’appuntamento serve per ratificare quanto già stabilito dal governo e precedentemente dal partito comunista cinese. Due sono i dati che attirano ogni l’attenzione maggiore: le stime sulla crescita e la spesa militare.

PER QUANTO RIGUARDA il primo aspetto la Cina prosegue sulla sua strada: «moderata prosperità», «nuova normalità», tutti termini che ratificano una crescita minore rispetto agli anni d’oro ma in grado di soddisfare i requisiti della dirigenza. L’obiettivo di crescita economica per il 2018 sarà «intorno al 6,5 per cento», in linea con le attese ma al di sotto del 6,9 dello scorso anno.

IL TARGET è stato presentato dal premier Li Keqiang in un report. Aumenta invece la spesa per la difesa che dal 7,6 passa a un più 8,1 rispetto all’anno scorso. Anche in questo caso l’annuncio è arrivato dal premier Li Keqiang, in vista dei «grandi cambiamenti nell’ambito della sicurezza nazionale». Li Keqiang ha evidenziato l’importanza di migliorare «l’addestramento militare e la preparazione per un conflitto».