Una polmonite bilaterale si è portata via lo scrittore spagnolo Javier Marías. Aveva 70 anni ed era ricoverato da mesi nella Clinica Quirón di Madrid.

Grande costruttore di trame diluite in infinite digressione, aveva tuttavia anche il gusto della suspence, particolarmente presente nei suoi due ultimi romanzi, Berta Isla del 2017, tradotto come tutti i suoi libri da Einaudi, e il seguito Tomás Nevinson intitolato a un agente dei servizi segreti della Corona inglese.

Aveva debuttato nel 1971 con I territori del lupo, cui aveva aggiunto negli anni una ventina di romanzi e alcuni bellissimi racconti.

Il libro che gli ha dato la fama è Un cuore così bianco, ma diversamente da tanti altri scrittori la sua perizia narrativa non aveva conosciuto flessioni e si era anzi andata raffinando nel tempo, sempre esibendo insieme alle sue doti letterarie una inclinazione per l’intreccio che tiene vigile l’attenzione.

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