Alla fine della giornata convulsa di Palazzo Madama, che ieri approvava il jobs act , Walter Tocci ha annunciato le sue dimissioni da senatore. Martedì in aula aveva concluso il suo discorso con parole amare: «Non siamo stati eletti per indebolire i diritti». Ieri la scelta da militante e dirigente rigoroso, quello che è stato dai tempi del Pci: un disciplinato sì alla fiducia, per non danneggiare ‘la ditta’, e subito dopo le dimissioni. Tocci è il direttore del Centro riforma dello stato, presieduto da Mario Tronti, padre dell’operaismo che siede accanto lui in senato. Dalla minoranza Pd Stefano Fassina gli chiede di ripensarci: «I numeri nel palazzo sono difficili, ma nel paese in molti ci chiedono di andare avanti».