Nicolas Demorand, presidente della direzione di Libération, ha dato le dimissioni. Passato per quattro voti di sfiducia della redazione, aveva già abbandonato la carica di direttore della redazione, ieri l’addio definitivo dopo tre anni. Le dimissioni arrivano dopo una settimana di fuoco, in seguito alle rivelazioni sulle intenzioni degli azionisti, che, di fronte a un deficit abissale, hanno fatto sapere di voler trasformare la sede di Libération in un centro culturale, «il Café Flore del XXI secolo», per «monetizzare» la «marca», tagliando nei costi redazionali. Libération ha qualche settimana di fronte a sé per trovare una via d’uscita. Il principale azionista, Bruno Ledoux, dopo aver accusato la redazione di vivere grazie agli aiuti pubblici, si è rivolto al governo, chiedendo un prestito. La redazione prepara una contro-proposta per salvare il giornale fondato da Jean-Paul Sartre 40 anni fa.