Sono proseguiti intensi anche ieri i combattimenti a Sirte, roccaforte dell’Isis in Libia. Le forze fedeli al governo di unità nazionale di Fayez al Sarraj hanno consolidato il controllo del porto, sottraendo una importante via di fuga ai miliziani jihadisti.

L’offensiva prosegue ora nei quartieri centrali. Sirte potrebbe essere strappata all’Isis in paio di giorni, prevedono fonti locali. Gli scontri ieri si sono concentrati intorno alla sala Congressi Ouagadougou, usata dall’Isis come centro di comando e per la diffusione dei video di propaganda. Le forze governative hanno bombardato l’edificio anche con l’aviazione. I jihadisti hanno risposto con colpi di mortaio e armi automatiche.

Da fonti governative nell’offensiva lanciata a maggio sarebbero rimasti uccisi 250 miliziani dell’Isis e almeno 93 combattenti fedeli al premier al Sarraj.

Per il generale Mohamed al Ghasri, portavoce delle forze militari governative, alcuni comandanti dell’Isis sono riusciti a fuggire nel deserto lasciando i loro uomini sotto assedio. Nulla si sa dei civili intrappolati nei combattimenti.