Con official decreto / il giorno stabilito,
riaprirono i teatri / i cinema e ogni sito,
all’arte dedicato / come volle il Ministro,
per dare alla cultura / ristoro dal sinistro.
E srotolando metri / goniometri e compassi
fissarono pel covid / misure e profilassi.
Sui set, non più al regista / tocchi l’altoparlante,
bensì al protagonista / che recita distante.
Comparse e figuranti / è prevenzione cauta,
vengano a recitare / col casco d’astronauta.
Comici e imitatori / che pìglian pei fondelli,
s’esibiranno in botti / chiuse coi chiavistelli.
In quanto ai muti mimi / dalle movenze molli,
facciano esibizioni / magari su li atolli.
Il mattatore anziano / sul palco da una vita,
reciti in una cella / magari anche imbottita,
e se declama Scèkspir /con il suo idiòm cortese,
buttiamo via la chiave / causa variante inglese.
Distante dagli attori / chi fa trucco e parrucco,
ci pensino, da soli / i vecchi con lo stucco.
Ok ai suggeritori / anche tutta l’estate,
nascosti nelle buche / a patto sian tappate.
Dei 100 personaggi / ch’è solito assembrare,
ne scelga, il trasformista / un solo d’animare.
I vigili del fuoco/ non più nel retropalco,
fin troppo distanziati / àbbian vista da falco.
Performers che col corpo / esprimono concetti,
lo facciano sui tetti / oppure sotto ai letti.
Passiamo al circo dove / spiace pel trapezista,
nessuno più l’afferra /e schianta sulla pista.
Maghi e prestigiatori / che segano le donne,
a mò degli stiliti / sian posti su colonne.
Ai mangiator di fuoco / ai giocolieri esperti,
biglietto solo andata / con scalo nei deserti.
Più polvere da sparo / non è uno spreco vano,
se poi donne cannone / spariamo più lontano.
Fanno eccezione i nani / che essendo piccolini,
a loro è consentito / di stare più vicini.
Tanta distanza invece / tra loro e li leoni,
promette ai domatori / giorni molto più buoni.
Vuoi classica o moderna / si metta chi la danza,
a far le piroette / rinchiuso in una stanza.
Baritoni, tenori / bassi, mezzesoprano,
cantassero soltanto / lontani d’ogni umano.
Urrà per i solisti / che siedan sugli allori,
ai quattro venti invece / sian sparpagliati i cori.

Il rapper scatenato / nato in periferia
affini le sue rime / a casa della zia.
L’autore di racconti / insieme al romanziere,
presenteranno libri / su sperse mongolfiere.
Artisti dello scatto / pure coi cellulari,
espongano le foto / in boschi secolari.
Modelle spilungone / potrebbero indossare,
creazioni di stilisti / su zattere nel mare.
Sian dati agli scultori / lunghissimi scalpelli,
a li pittori bassi/ watussi per modelli.
Vi prende lo sconforto? / mirate a noi poeti,
invero un po’ isolati / eppur mai men che lieti.