Da Marghera a Stoccolma, il viaggio del polistrumentista e compositore Alberto Pinton (sax baritono, clarinetti, flauti) è una vera scoperta. Attivo da quasi trent’anni come sideman ed autore come leader di svariati lavori anche per importanti etichette come Clean Feed, il musicista si rivela alle orecchie ignare di chi scrive come un talento cristallino: basti l’attacco de Il Carosello per mettere subito in chiaro le cose; un groove trascinante ed un tema che resta in testa subito, cantabile ed imprendibile al tempo stesso. Trombone, vibrafono, voce (la figlia Selma), basso e batteria tessono una trama perfetta, sinuosa e solidissima. Un mood intriso di blackness, radici e memoria, ma senza l’ombra di una didascalia; il sestetto scandinavo è ispirato, compatto, energico, scattante. Uno swing sghembo, denso e celeste abita composizioni classiche ed avventurose, graziate da una scrittura calibrata, nitida, matura, eclettica. Un disco semplicemente imperdibile per chi ancora cerca sorprese nell’ alveo della tradizione, rivisitata qui con un piglio che ha dello strabiliante.