In vista della ripresa settembrina, alla luce della necessità di garantire condizioni di sicurezza, compreso un adeguato distanziamento fisico,  le scuole sono impegnate in una intensa fase di riorganizzazione per recuperare spazi disponibili o per un loro diverso assetto. In tale ottica, vi sono però molte e preoccupanti avvisaglie da varie realtà del fatto le biblioteche di classe (laddove esistono) debbano essere smantellate, togliendo “l’ingombro” degli scaffali con i libri, e la biblioteca d’istituto riconvertita in aula. È per questo motivo che il Forum del Libro, il 27 giugno scorso, ha lanciato un appello rivolto alla Ministra Azzolina, a tutta la comunità scolastica (Dirigenti scolastici, DSGA, personale docente e non docente, genitori/tutori, studenti e studentesse) e a quella territoriale, che può essere sottoscritto da tutti  inviando un messaggio di adesione a:  info@forumdellibro.org. Nell’appello si chiede che la biblioteca scolastica non venga snaturata, azzerata, dopo tanti sforzi e investimenti (anche ministeriali). Semmai, la didattica, in una situazione che probabilmente avrà ancora tratti emergenziali, andrà ripensata in modo più flessibile, innovativo e attivo, preventivando l’utilizzo degli spazi e delle risorse della biblioteca scolastica. In tal modo si favorirà anche l’incontro con la biblioteca, per esempio, a rotazione di tutte le classi, molte delle quali, in una situazione più ordinaria, difficilmente avrebbero pensato alla biblioteca per approfondire interessi scolastici o personali. D’altra parte, come sottolineano le Linee guida IFLA per le biblioteche scolastiche, garantire l’accesso libero e democratico all’informazione e alla lettura ed educare al pensiero critico passano anche per la biblioteca scolastica, la gamma dei suoi servizi e il suo programma di attività.

Nemmeno un anno fa, l’8 agosto 2019, proprio da queste colonne, chi scrive rifletteva sulla situazione emergenziale dell’analfabetismo e su alcune misure possibili per il sostegno della lettura, tra le quali il potenziamento delle biblioteche scolastiche, come ambienti di apprendimento e socialità, che forniscono alla scuola e al territorio un insieme qualificato e organizzato di servizi, risorse e attività.

Un ruolo importante, quello della biblioteca scolastica, riconosciuto anche dall’art. 5 della Legge n. 15 del 13/02/2020, recante le disposizioni per la promozione e il sostegno della lettura. È una legge di cui si è parlato in modo molto animato soprattutto per il limite al 5% dello sconto sui libri, meno proprio per alcuni aspetti (almeno potenzialmente) interessanti: accanto a un Piano nazionale di lettura, maggiore attenzione alla scuola e al territorio, l’incentivo al lavoro di rete – attraverso i “patti locali per la lettura” – per creare una sorta di ecosistema della lettura (che tenga conto anche dell’ecosistema digitale), la semplificazione per le librerie, lo sviluppo delle biblioteche scolastiche e la formazione dei loro addetti.

Proprio riguardo alle biblioteche scolastiche e, più in generale, alla lettura, è proseguita nel frattempo l’Azione #24 del PNSD per la realizzazione di biblioteche scolastiche innovative nelle quali coniugare lettura a stampa e in digitale; si sono realizzate tante iniziative di formazione grazie al piano nazionale “Educare alla lettura” del Cepell/Mibact, tra le quali, per esempio, l’articolato progetto “Leggere: Forte! Ad alta voce fa crescere l’intelligenza” della Regione Toscana, con l’Università di Perugia e l’Indire, sotto il coordinamento scientifico del Prof. Federico Batini (UniPG), i corsi organizzati dal Forum del Libro a Torino, Roma e Bella, e quello “Tra le righe” dell’Istituto Sturzo di Roma. Anche associazioni professionali, come l’AIB, ed enti locali si sono spesi tantissimo in questo campo, stimolando l’acquisizione di una maggiore consapevolezza condivisa dell’importanza dell’educazione alla lettura sin dalla primissima infanzia e di strategie e tecniche per sostenere un tale percorso integrato tra famiglia, scuola e territorio.  Anche la collaborazione tra scuola, biblioteche e associazioni ha ricevuto importanti stimoli e strumenti.

Nel volgere di pochi mesi, le misure per il contenimento dell’epidemia Covid-19 hanno portato alla chiusura delle scuole e al trasferimento dell’attività didattica dalle aule fisiche a quelle virtuali delle varie piattaforme utilizzate a tale scopo. Senza arrivare alla consegna a domicilio di libri e altre risorse che, come riporta K. O’Cane (CBSnews),  la bibliotecaria scolastica Kelly Passek, delle scuole pubbliche della provincia di Montgomery (Virginia), ha assicurato con il drone, anche le biblioteche scolastiche del nostro Paese hanno fatto la loro parte, organizzando letture condivise online, fornendo il supporto alla tanto discussa DaD (Didattica a Distanza), garantendo l’accesso alle risorse digitali e il servizio di prestito di e-book, quando non addirittura dei dispositivi elettronici. Tutto questo rischia di essere cancellato.

Da più parti si ente dire che non possiamo permetterci di sprecare la crisi corrente: uscire dall’emergenza Covid19 può costituire un’occasione preziosa per valorizzare le biblioteche scolastiche e innovare la didattica anche attraverso la biblioteca scolastica.

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