Una buona notizia in una delle vertenze più tormentate degli ultimi anni. Sessanta dipendenti della Bekaert di Sesto Fiorentino saranno assunti dalla Laika che produce camper nei siti di San Casciano e Tavarnelle Val di Pesa.
Si tratta di una parte dei dipendenti della multinazionale belga che ha lasciato la produzione ex Pirelli di compomenti per pneumatici, delocalizzando la produzione.
L’accordo sottoscritto con la Regione Toscana è stato festeggiato dal presidente Eugenio Giani come «un successo dell’orgoglio toscano».
«In un momento in cui tante persone sono senza lavoro, grazie a questo accordo Laika sarà in grado di dare una risposta occupazionale al territorio del Chianti e ad un nucleo di lavoratori Bekaert – è il commento di Daniele Calosi, segretario della Fiom di Firenze – . L’accordo con Laika è importante per due aspetti. Uno di natura sociale, perché nell’ambito di pochi chilometri si trova una soluzione occupazionale per 60 persone che provengono da una vertenza complicata come quella della Bekaert. E ci si arriva anche grazie all’accordo voluto e siglato dal sindacato con le istituzioni e Laika nel 2011, che ha consentito all’azienda di investire ed avere oggi un’occupazione più che raddoppiata. Il secondo aspetto – aggiunge Calosi – è di natura sindacale: se non vi fosse stata la mobilitazione dei lavoratori e del sindacato, Bekaert avrebbe chiuso il 4 settembre 2018, invece i lavoratori hanno scelto di combattere, come hanno dimostrato i promotori della cooperativa, che hanno consentito, a dicembre 2019, la proroga di ulteriori 6 mesi di cassa integrazione ed oggi la ricollocazione di alcuni».
Riguardo Bekaert, Fiom ribadisce la richiesta di intervento allo Stato «direttamente nel processo di reindustrializzazione dello stabilimento per ricollocare i restanti lavoratori ancora in cassa integrazione e, una volta a regime, tornare a contare un’area produttiva con 318 posti di lavoro. Questo consentirebbe di avere, rispetto a quella vertenza, un saldo occupazionale positivo di 60 unità».