Il Green pass lo ha, ma non ha voluto esibirlo al momento di entrare in senato. Il personale di palazzo Madama era stato avvertito. Il blitz della senatrice Bianca Laura Granato – insegnante di Cosenza, eletta con i 5 Stelle, con loro fino allo scorso febbraio, ora nella componente “l’Alternativa c’è” all’opposizione del governo Draghi, la foto di Alessandro Di Battista sui social – era in effetti assai annunciato. Così la commessa che se l’è trovata davanti, all’ingresso laterale del senato che sta accanto alla chiesa di San Luigi dei Francesi, patrono dei merciai, l’ha lasciata passare. Evitando scenate. Ma avvertendo subito il collegio dei questori.

Lo spettacolo si è spostato allora all’interno del palazzo, dove la senatrice seguita da qualche cronista si è diretta verso la prima commissione, affari costituzionali. Non ne fa parte, ma era quella in seduta in quel momento. Dopo un po’, avvertito della presenza, il presidente della commissione ha sospeso la riunione. «Attendo dal consiglio di presidenza del senato e dal collegio dei questori un’indicazione su quale sarà la sanzione per la senatrice e su come possiamo riprendere a lavorare senza che una No pass assista ai lavori dell’aula dove si fanno le leggi della Repubblica», ha detto Dario Parrini. Anche la senatrice Granato è rimasta in attesa. E nel frattempo ha spiegato: «Quando suono fuori esibisco il Green Pass, ma nel luogo deputato alla rappresentanza dei cittadini mi rifiuto di piegarmi a una distorsione del regolamento del senato, oltretutto derivante da un decreto legge che è un atto unilaterale del governo e ancora non è stato convertito in legge».

Nell’attesa si è scoperto che la senatrice sarebbe dovuta intervenire sulle comunicazioni della ministra Lamorgese. Quindi avrebbe dovuto entrare in aula. La presidente del senato ha convocato allora l’ufficio di presidenza. E la senatrice Granato è rimasta in attesa fuori dall’aula.

Quando la seduta è ripresa, la presidente Alberti Casellati ha comunicato le decisioni. Due. Introdotto il divieto di ingresso nel palazzo e in tutte le altre sedi del senato a chi rifiuta di esibire o non ha il Green Pass, anche se si tratta di una senatrice e di un senatore. Che dunque saranno trattati come tutti i lavoratori che accedono al posto di lavoro. E «qualora si verifichi» comunque l’ingresso, prevista la sanzione di dieci giorni di divieto di ingresso e interdizione dai lavori parlamentari. Con conseguente sospensione della diaria. La sanzione è stata immediatamente applicata alla senatrice Granato.

Che però era già all’interno del palazzo. Attimi di incertezza: come si farà a portarla fuori? Ma tutto si è risolto senza problemi. La senatrice ha rinunciato all’intervento in aula e ha lasciato il senato spontaneamente. Per rilasciare all’esterno altre dichiarazioni. Per rientrare le servirà mostrare il Pass. red. pol.