Sono trascorsi dieci anni dalla morte di Jorge Semprun (Madrid 1923 – Parigi 2011), ben noto per il suo lavoro di scrittura per Costa-Gavras (Z – L’orgia del potere) e Resnais (La guerra è finita), ma soprattutto protagonista del Novecento col peso del proprio vissuto nell’attraversare i nodi storici della deportazione nazista, dell’esilio e del difficile rapporto con la «realtà» del comunismo. È nel 1972 che realizza il suo unico film da regista, Les deux memoires, «inchiesta sulle memorie repubblicana e franchista», secondo le parole dello stesso Semprun, in un susseguirsi di interviste realizzate in quell’anno in Francia e (semi-clandestinamente) in Spagna, alternate con immagini d’archivio della Guerra Civile e della dittatura di Francisco Franco. A testimoniare, tra gli altri, l’anarchica Federica Montseny, il segretario del PCE Santiago Carrillo, la leggendaria Maria Casares, lo storico Gabriel Jackson, insieme all’abbè di Montserrat e Yves Montand… «Abbiamo avuto l’amnistia e l’amnesia. La prima, è evidente, deriva dalla legge, ma sulla seconda è impossibile legiferare» (Semprun). Mai distribuito in Spagna, è oggi sulla piattaforma della Cinematheque Francaise, Henri.

Stanton Carlisle (Tyrone Power), imbonitore da circo senza talento, approfitta dello spettacolo di Mademoiselle Zeena (Joan Blondell), una chiromante che esibisce alla credulità del pubblico la «lettura della mente» avvalendosi di un marito alcolizzato, per carpirne i segreti e iniziare una attività truffaldina basata sul ricatto, che lo porterà dai fasti del bel mondo di Chicago fino a una rovinosa caduta, ritornando – come geek predestinato – a quel mondo del circo che lo accoglie vendicativo, un po’ sulla falsariga feroce di Olga Baclanova in Freaks di Tod Browning. Di Edmund Goulding (1891-1959) si conoscono le sontuose riduzioni cinematografiche da opere letterarie e la frequentazione dei grandi divi della Hollywood classica (da Garbo a Bette Davis,Fontaine, Boyer…): decisamente meno questo La fiera delle illusioni (Nightmare Alley, 1947),tentativo della star Tyrone Power di affermarsi fuori dai suoi consueti registri, a costo di disturbare il pubblico con la parabola di un miracle worker inevitabilmente votato all’auto-distruzione. L’americana Criterion lo riporta alla luce nello splendore nero di un blu-ray/dvd arricchìto dagli interventi storico-critici di Imogen Sara Smith e Todd Robbins.

1620: nel corso di un evento ufficiale le autorità veneziane subiscono le minacce di una banda di pirati balcanici guidati dalla conturbante Rosanna. Manrico, figlio del Doge, nascondendosi dietro la protezione di una maschera, mette insieme un gruppo di fedelissimi sotto il segno del Leone di San Marco per contrapporsi e attaccare l’iniziativa degli invasori nemici, sottovalutando però l’irresistibile charme e le capacità seduttive della magnetica Rosanna, che metteranno a dura prova la resistenza sua e della Serenissima… Artus Films rende omaggio all’«anonimato» del nostro Luigi Capuano (1904-1979), che fu giornalista sportivo nonché pilota prima che – ormai ultra-quarantenne – più che prolifico cineasta, con una nuova collezione, Piraterie, che presenta Le Lion de Saint Marc (Il Leone di San Marco, 1962), insieme al coevo Le Tigre des Mers (La tigre dei sette mari). Con Gordon Scott, Gianna Maria Canale, Feodor Chaliapin Jr. e Franca Bettoia. Dvd presentati da Christian Lucas (www.artusfilms.com).