Ci sono le sconfitte onorevoli, che lasciano l’amaro in bocca, e quelle senza appello. La sconfitta (23-15) che ieri l’Italia ha rimediato contro i campioni del Galles appartiene a un altro tipo. È una sconfitta che promette bene, una quasi-vittoria. Gli azzurri sfidavano una squadra blasonata. Jacques Brunel aveva deciso di schierare una linea arretrata piena di giovani di primo pelo. Quel gruppo – Michele Campagnaro, Leonardo Sarto, Angelo Esposito e Tommaso Allan – è andato ben oltre le aspettative e Campagnarosi è tolto la soddisfazione di segnare due mete ai gallesi, meritando il riconoscimento di «man of the match».

Il Galles ha affrontato la partita con un po’ di sufficienza. Era nel suo stadio, l’imponente Millennium di Cardiff, pieno come capita nelle grandi occasioni, aveva vinto le due ultime edizioni del Sei Nazionie, forse pensava di venire a capo degli azzurri senza spremersi troppo. Dopo tre minuti era già avanti: calcetto a seguire nei 22 metri e Angelo Esposito – un esordiente, vedi gli scherzi dell’inesperienza – invece di calciare in touche quel pallone sbilenco, provava a raccoglierlo, facendosi fregare dal rimbalzo. Alex Cuthbert raccoglieva e andava in meta. 7-0 con la trasformazione di Leigh Halfpenny. Il copione sembrava quello visto tante volte: dominio assoluto, prodezze dei trequarti gallesi, mete segnate con una certa disinvoltura a un avversario incapace di arginare gli attacchi.

Non è andata così, invece. L’Italia si è ripresa, ha placcato, lottato, si è fatta sentire in ogni contatto fisico. La difesa, insomma, quella che era mancata per tutti i match di novembre, è tornata a fare la differenza. In più, molta voglia di giocare, di attaccare la linea,di non gettare via la palla. Al 13’ Tommaso Allan, ieri bravissimo in difesa e convincente in regia, calciava una punizione tra i pali (7-3), Halfpenny replicava con un altro piazzato (10-3),ma qui i gallesi si addormentavano un po’. Attaccavano ma non sfondavano e cominciavano a prendersi qualche rischio di troppo. Parisse andava in meta al 34’ raccogliendo un calcetto alto di Allan ma la segnatura era annullata per un «in avanti», e un altro knock on (inesistente) lo fermava due minuti dopo. Segnava il Galles, invece, con Scott Williams, e si andava al riposo sul punteggio di 17-3.

Il ritorno in campo, che spesso è un punto di rottura nell’equilibrio psicologico degli azzurri, ci vedeva subito in meta con un bel calcio a seguire di Sarto che Campagnaro raccoglieva e schiacciava: 17-8, ma Allan mancava la trasformazione. Da qui in poi era battaglia, con i gallesi che perdevano molta della loro sicurezza ma potevano però aggrapparsi ai calci di Leigh Halfpenny (13 punti, 5 su 6 dalla piazzola) e tenere sotto pressione la difesa azzurra. Era l’ora dei cambi e si rivedeva in campo anche Francesco Minto, un rientro fondamentale per il proseguo del torneo. I gallesi intignavano ma senza lucidità. Halfpennysi faceva intercettare un passaggio da Campagnaro che volava in mezzo ai pali: 20-15. Il timore di perdere cominciava a serpeggiare tra i tifosi dei dragoni, ma un alto calcio dell’estremo gallese consentiva ai padroni di casa di portarsi a distanza di sicurezza, fissando il punteggio sul 23-15. Domenica prossima la sfida con la Francia a Parigi.