Il Sei Nazioni 2020 si conclude  nell’ultimo giorno di ottobre, nove mesi dopo la prima partita del torneo. Lo scenario autunnale è oltremodo incupito dalla seconda ondata della pandemia di Covid 19 che sta flagellando l’intera Europa occidentale. Si gioca a porte chiuse in una Parigi praticamente blindata, all’Olimpico di Roma, e nel Parc Y Scarlets di Llanelli: la federazione gallese, preso atto della situazione, non ha ritenuto di dover utilizzare l’enorme Principality Stadium di Cardiff, tempio del rugby, per una sfida priva di pubblico sugli spalti. A correre per la vittoria finale sono in tre: l’Irlanda, prima con 14 punti, Inghilterra e Francia, entrambe a quota 13. Sabato scorso gli irlandesi si sono portati in testa alla classifica battendo l’Italia a Dublino con il punteggio di 50-17 e incassando il punto di bonus. Oggi i trifogli saranno allo Stade de France (Dmax, 21:05) nella sfida più calda e più attesa della giornata. Di fronte c’è una nazionale francese che aveva iniziato benissimo il torneo battendo Inghilterra e Galles, per poi incappare in un’inattesa sconfitta contro gli scozzesi che ha compromesso molte delle sue chances di riconquistare un trofeo che le sfugge da dieci anni.

SE L’IRLANDA vincesse con il punto di bonus sarebbe matematicamente campione per la quarta volta in sette anni; se vincesse senza segnare almeno 4 mete dovrà guardarsi dal risultato di Italia-Inghilterra (Dmax, 17:45); se perdesse la sfida con i coqs sarebbe fuori dai giochi. Da pare loro i francesi devono vincere con almeno quatto mete e il più ampio scarto di punti: missione quasi impossibile. Sarà comunque una gran partita. L’Inghilterra scende all’Olimpico con la miglior formazione possibile e determinata a stravincere: vuole il punto di bonus e vuole colmare la differenza di punti realizzati (- 23) che la separa dagli irlandesi. E’ un obiettivo largamente alla sua portata: nei quattro match finora disputati gli azzurri hanno incassato 144 punti e una media di cinque mete a partita, di cui sette nella sfida di sabato scorso a Dublino. Attualmente terzo nella classifica di World Rugby, il XV della Rosa è una formazione compatta e priva di punti deboli: dalla mischia ai trequarti, nel gioco tattico e nei punti di incontro, la squadra allenata da Eddie Jones è quanto di più dominante si posa immaginare.

FRANCO SMITH recupera Matteo Minissi, che sarà schierato estremo al posto di Jaden Hayward, e conferma la coppia mediana formata da Marcello Violi e Paolo Garbisi, quest’ultimo autore di una bella meta nel suo match di esordio contro l’Irlanda. Giocano: Minissi; Padovani, Morisi, Canna, Bellini; Garbisi, Violi; Polledri, Steyn, Negri; Cannone, Lazzaroni; Zilocchi, Bigi, Fischetti. L’auspicata passerella d’onore per Sergio Parisse, che avrebbe voluto dare il suo addio alla nazionale di fronte al pubblico dell’Olimpico, è rinviata a data da destinarsi. Eddie Jones schiera: Furbank; Watson, Joseph, Slade, May; Farrell, Youngs; B. Vunipola, Underhill, Curry; Hill, Itoje; Sincklair, George, M. Vunipola.

Nel primo pomeriggio a Llanelli scendono in campo Galles e Scozia (Dmax, 15:15).