Irlanda-Italia, la partita che il tabellone della quarta giornata del Sei Nazioni aveva messo in programma per domani pomeriggio, non avrà luogo. La notizia è già nota dal 26 febbraio scorso, quando la federazione irlandese (IRFU) aveva fatto sapere che, in base alle indicazioni ricevute dall’unità di crisi per la salute pubblica della repubblica d’Irlanda, il match di Dublino non si sarebbe disputato.Anche Italia-Inghilterra, in programma sabato prossimo all’Olimpico di Roma, è stata rinviata a data da destinarsi. Questa volta la decisione è stata assunta in base al decreto del governo italiano che ha sospeso tutte le manifestazioni sportive, a meno che queste non si svolgano a porte chiuse. E poiché dal 1871 in poi mai è accaduto che un test match si svolgesse senza l’accesso del pubblico, la decisione di procedere a un rinvio era abbastanza scontata. Anche le partite della nazionale femminile e dell’Under 20 sono state posticipate.

IL COMITATO organizzatore del Sei Nazioni ha comunque chiarito che è sua intenzione garantire la disputa di tutti e quindici gli incontri del torneo. Del resto non manca un illustre precedente: nel 2001, causa un’epidemia di afta epizootica nel Regno Unito, fu l’Irlanda a chiedere un rinvio. Ben tre incontri di quell’edizione furono così disputati tra settembre e ottobre di quello stesso anno. Per la cronaca, quel torneo fu poi vinto dall’Inghilterra, che chiuse al primo posto a pari merito proprio con gli irlandesi ma con un miglior quoziente punti.

La data è da destinarsi e tutto è legato all’evoluzione dell’epidemia di Coronavirus non soltanto in Italia ma in tutta Europa oltre, ovviamente, alla Francia e alle Isole Britanniche. Da qui a sabato prossimo, ultima giornata del torneo, molto può ancora accadere.

LA QUARTA GIORNATA, in programma questo weekend, presenta due partite: domani si gioca Inghilterra-Galles (Dmax, 17:45), domenica tocca a Scozia-Francia (DMAX, 16:00). Il match del Twickenham è decisivo per la Triple Crown, il trofeo in palio tra le quattro union delle Isole Britanniche. Se il XV della Rosa, che ha già sconfitto Irlanda e Scozia, battesse anche i gallesi, se lo aggiudicherebbe; in caso contrario il prestigioso piatto d’argento con sopra impressi il cardo, la rosa, il trifoglio e le piume di struzzo, emblema delle quattro nazioni che originariamente diedero vita al torneo, tornerà a Cardiff, giacché il Galles lo vinse lo scorso anno. Con due sconfitte già patite da Irlanda e Francia, i gallesi sono tagliati fuori dalla vittoria finale nel Sei Nazioni ma faranno tutto il possibile, e anche di più, per stroncare le ambizioni dei padroni di casa, i quali, nonostante la sconfitta nel crunch contro i francesi, sono ancora in corsa per un possibile successo. Il rientro di due giocatori chiave quali Josh Navidi e Liam Williams potrebbe fornire al XV del Principato quella qualità che nelle prime tre gare è finora mancata. Mancherà invece Josh Adams, che non ha recuperato dall’infortunio sofferto sabato scorso contro la Francia. Sul fronte inglese si segnala il ritorno di Anthony Watson con lo spostamento di Elliot Daly all’estrema, mentre Sam Underhill, finora eccezionale per la presenza nei break down, rimane in infermeria. E’ un match nel quale il XV della Rosa si gioca tutta la stagione: una sconfitta la allontanerebbe dal vertice della classifica e sarebbe valutata come il segno di un fallimento.

LA FRANCIA sbarca a Edimburgo nel ruolo di gran favorita. Ha vinto tutte le partite, ha avuto anche un po’ di fortuna dalla sua (match contro il Galles), finora ha sbagliato poco o nulla. Dopo anni di magra vede la possibilità di tornare a vincere il torneo: non accade dal 2010, un intero decennio. Inoltre recupera anche Damian Penaud, ala dalle grandi capacità esplosive. La Scozia quindici giorni fa ha facilmente disposto della peggior Italia di tutta la storia del Sei Nazioni ma non ha per niente soddisfatto i suoi seguaci. Troppe amnesie, molti errori, poca consistenza e nessuna continuità. Può sempre sfoderare una grande prestazione (tra le mura amiche del Murrayfield le succede spesso) ma sul piano della qualità la differenza dei valori in campo è abbastanza evidente.

Classifica: Francia 13; Inghilterra e Irlanda 9; Galles e Scozia 6; Italia 0.