Se la Storia si fa canzone
Note sparse Si intitola «Romantic Italia» il libro di Giulia Cavaliere che accompagna il lettore intorno al «discorso amoroso italiano in forma di canzone»
Note sparse Si intitola «Romantic Italia» il libro di Giulia Cavaliere che accompagna il lettore intorno al «discorso amoroso italiano in forma di canzone»
Un’improbabile fascetta potrebbe essere: un libro da ascoltare e una playlist da leggere. Perché accompagna il lettore su quei brani centrati sul «discorso amoroso italiano in forma di canzone», di cui l’autrice traccia degli agili resoconti. Il testo è un’appassionata indagine sulle canzoni d’amore, ma senza la pretesa di offrirne un significato univoco, in favore delle suggestioni degli arrangiamenti e dei testi, dove la funzione linguistica principale è quella poetica. Ottanta brani fra Battisti, Tenco, Ciampi, ma anche Thegiornalisti, giusto per citarne qualcuno. Tuttavia Romantic Italia non è un catalogo, è piuttosto un’armoniosa retrospettiva di storie capaci di far affiorare una delle strutture portanti della musica italiana. Emblematica è l’accoglienza riservata a Rimmel, bocciata per l’ermetismo, dove s’intravede la crisi dello storicismo. O il racconto sentimentale del formalismo borghese, scosso da Pensiero stupendo. Malgrado i cicli di parricidio generazionale, ogni forma d’arte possiede granelli di passato sedimentato, E e il libro permette di assaporare un’avanguardia che sfugge al presente, ma che inesorabilmente è l’embrione della prossima love song italiana.
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