Alle Nazioni Unite, nel Palazzo di Vetro di New York, esiste un dept che si chiama Fashion 4 Development, di cui lo scorso anno Franca Sozzani, direttore di Vogue Italia, è stata nominata Goodwill Ambassador, con il patrocinio dallo stesso Segretario Generale Ban Ki-moon. Lo scopo di F4D è di spingere i leader della moda a lavorare su iniziative di sviluppo sostenibile che permettano, come dice la presidente Evie Evangelou di «aumentare i livelli economici, diminuire la povertà e la fame, e aiutare l’empowerment delle donne nei paesi svantaggiati». F4D contribuisce a raggiungere gli obiettivi dell’United Nations Millennium Development Goals, il cui slogan è «We Can End Powerty».
All’inizio di quest’anno Michael Kors, fashion designer americano conosciutissimo in Italia anche per la sua partecipazione al talent show Project Runway, ha stabilito una collaborazione esclusiva, ancora con le Nazioni Unite, per The World Food Programme (WFP), la più grande organizzazione di lotta contro la fame nel mondo che da 50 anni opera in oltre 70 Paesi e si preoccupa della nutrizione di oltre 90 milioni di persone ogni anno. Solo con l’iniziativa Watch Hunger Stop ha messo in moto un meccanismo per cui ogni orologio venduto ha ottenuto un ricavo per aiutare 100 bambini. Prima di questo, lo stesso Kors aveva donato 5 milioni di dollari a God’s Love We Deliver, l’organizzazione americana che si occupa di fornire pasti ai bisognosi.
Sul sociale agisce Carmina Campus di Ilaria Venturuni Fendi che, nel 2006, ha fondato Carmina Campus che collabora con l’International Trade Centre (ITC) per promuovere lo sviluppo nei paesi africani attraverso la creazione di opportunità di lavoro per le donne con lo slogan «Not charity, just work».
Movimento globale è, invece, Chime For Change che, patrocinato da Gucci, lavora per promuovere l’istruzione, la salute, la giustizia per tutte le donne di qualsiasi età in ogni paese del mondo. Lanciato da Frida Giannini (direttore creativo di Gucci), Beyoncé Knowles e Salma Hayek (moglie di François-Henri Pinault capo di Kering, il gruppo proprietario di Gucci, Bottega Veneta, Saint Laurent eccetera), CfC ora collabora con molte Ong, tra le quali Oxfam (Oxford Commitee for Famine Relief), una confederazione di associazioni nazionali che lotta contro l’ingiustizia che colpisce le donne. Già dal 2010, ancora, Kering collabora in Francia con Fnsf-Fédération Nationale Solidarité Femmes per la lotta contro la violenza sulle donne e, da qualche mese anche in Italia, dove il gruppo del lusso ha 36mila dipendenti, con D.i.Re, l’Associazione italiana Donne in rete contro la violenza.