Usb, Usi, Unicobas, Cobas , coordinamenti di base dei diplomati magistrali, Cub hanno indetto uno sciopero generale nella scuola contro la firma del nuovo contratto firmato dai sindacati confederali della scuola giudicato «miserabile» (Unicobas), «ignobile mancetta» (Cobas). Il personale avrebbe perso fino a 18 mila euro in dieci anni di blocco a fronte di un aumento medio di 96 euro mensili lordi a cui si aggiungono circa 400 euro di arretrati. Unicobas rivolge un invito a Gilda e Snals – che non hanno firmato – a partecipare allo sciopero. Dura la risposta dei confederali: «Restiamo convinti di avere compiuto, firmando, una scelta giusta e coerente: gli aumenti che il personale della Scuola a breve riceverà valgono infinitamente più delle tante chiacchiere che si fanno e che lasciano il tempo che trovano» sostengono Flc-Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola. A loro parere sarebbero stati «recuperati spazi contrattuali importanti, al punto che da sponde opposte si sostiene che avremmo inferto un altro duro colpo alla legge 107 (la «Buona Scuola»). La manifestazione prevista il 23 febbraio partirà alle 9 dal ministero dell’Istruzione a Roma.