Assunzioni dei professori per titoli, ma ne servono il doppio di quanto prevedono i bandi pubblicati martedì in Gazzetta ufficiale. Lo chiedono gli emendamenti al dl scuola depositati ieri al senato da Pd-Leu-Autonomie. Le stesse richieste sono arrivate da Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda durante le audizioni in commissione.

Che poi, inascoltati, hanno scritto un duro comunicato: «i concorsi sono impossibili», la ministra «scaricherà sulle scuole l’onere di nominare quasi 200mila supplenti». Ma Azzolina tira dritto e conferma i concorsi in estate. E anziché confrontarsi con i sindacati affida ai social le sue decisioni (ieri lo ha rifatto a proposito degli esami di terza media).

La parola passa all’aula del senato dove a giorni arriverà il dl. Per i senatori proponenti l’emergenza consiglia un reclutamento per titoli che assicuri il pieno organico all’avvio dell’anno scolastico il 1 settembre. Visto l’aumento delle classi causa distanziamento, chiedono – fra l’altro – di portare le assunzioni dalle 24mila previste a 40mila. Ieri Di Meglio, Gilda, ha lanciato un altro appello alla ministra: no «a toni da guerra santa», «sediamoci attorno a un tavolo a ragionare».