Un sondaggio riduce le possibilità di vittoria degli indipendentisti nel referendum scozzese del 18 settembre. Secondo la rilevazione pubblicata ieri in prima pagina dal Times di Londra, i contrari alla secessione sono il 54% degli scozzesi, mentre i favorevoli il 39%, tre punti in meno rispetto a marzo.

Fra le ragioni di questo calo, spiega il giornale, il fatto che gli elettori sembrano diffidenti sul futuro economico al di fuori del Regno Unito in uno Stato indipendente. Diffidenza cresciuta dopo che alcune grandi multinazionali si sono pronunciate contro la secessione. Un’altra incognita è rappresentata dalla moneta che dovrebbe usare il nuovo Stato: Londra ha infatti respinto la proposta di una unione monetaria sotto la sterlina.

Insomma per la Gran Bretagna, agitata anche dalla polemica del premier David Cameron con la Ue – contro l’elezione di Juncker a presidente della Commissione ha ventilato la possibilità di un’uscita dall’Unione – non è certo una fase facile.