Il prefetto di Lecce ha disposto la scorta per Marilù Mastrogiovanni, direttrice del «Tacco d’Italia» autrice di inchieste sulle mafie pugliesi e del Salento in particolare. La decisione sarà riesaminata dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza. Sarà seguita dalla scorta in Salento, dove ha vissuto fino a un anno fa quando le intimidazioni si sono fatte più pesanti e si è trasferita a Bari, dove le era già stata assegnata la «vigilanza dinamica», protezione ritenuta però insufficiente dopo le ultime minacce sulle quali la procura ha aperto un fascicolo. Ripetute minacce di morte sono arrivate nei mesi scorsi sulle mail di Marilù e dei famigliari. A gennaio la giornalista, che ha collaborato anche con «il manifesto», è stata designata dalla direttrice generale dell’Unesco Audrey Azoulay nella commissione sulla libertà di stampa e nella giuria del Premio «Guillermo Cano».