Ancora uno scontro ferroviario in Puglia. Questa volta nel Salento, alle porte di Lecce, dove ieri pomeriggio si è sfiorata l’ennesima tragedia. Due treni delle Ferrovie del Sud Est con a bordo complessivamente 80 passeggeri, si sono scontrati all’uscita di Galugnano, in provincia di Lecce. Fortuna ha voluto che l’incidente, avvenuto su un tratto a binario unico tra le stazioni di Galugnano e San Donato, a sud di Lecce, sia avvenuto con uno dei due convoglio che procedeva a bassa velocità. In tutto una quindicina di feriti, non gravi, tra cui anche alcuni turisti.

«Uno dei due convogli era fermo al segnale di ingresso della stazione di Galugnano, mentre l’altro è partito in direzione Lecce non rispettando il segnale rosso». Questa la dinamica dell’incidente fornita dalle Ferrovie dello Stato, proprietaria delle Ferrovie del Sud Est. Il procuratore della Repubblica di Lecce, Leone de Castris, recatosi sul luogo dell’incidente ferroviario assieme al pm di turno, Giovanni Gagliotta, dopo aver ascoltato alcuni testimoni, ha disposto l’acquisizione di documenti e il sequestro delle scatole nere dei due treni. Nell’indagine non è stato ancora ipotizzato un reato in attesa dell’acquisizione dei primi elementi di prova. Sul posto anche un ingegnere che la Procura ha nominato come proprio consulente, che dovrà ricostruire la dinamica e le cause dell’incidente.

Un incidente che ha provocato preoccupazione e sgomento nei cittadini pugliesi, in particolar modo tra i parenti delle vittime dell’incidente ferroviario dl 12 luglio 2016 in provincia di Bari, che si verificò sulle linee della Ferrotramviaria (Bari Nord), tra Corato e Andria, nel quale morirono 23 persone mentre diverse decine rimasero ferite. «Un altro scontro di treni in Puglia. Basta. Vogliamo sicurezza. Vergogna, Stato assente. Regione assente» hanno scritto in un post pubblicato sulla pagina facebook dell’Astip, l’associazione ‘Strage treni in Puglia 12 Luglio 2016’, sorta per la ricerca della verità e della giustizia per le vittime di quella tragedia.

“La linea ferroviaria interessata dall’incidente è a binario unico, ma è attrezzata con il sistema di sicurezza ‘conta assi’, che in caso di linea già impegnata da un convoglio, fa scattare il semaforo rosso per altri treni sulla linea” ha dichiarato l’assessore ai Trasporti della Regione Puglia, Giovanni Giannini. Ricordando che con la «programmazione 2007-13 dei Fesr la Regione stanziò 83 milioni per la sicurezza ferroviaria. Alle FSE furono assegnati 36 milioni utilizzati in minima parte. Le somme sono state implementate a 60 milioni e riprogrammate con i Fesr 2014-2020 per mettere in sicurezza l’intera rete ferroviaria gestita da Fse”.