Dopo l’Ama, l’azienda municipale dei rifiuti, fino a un mese fa amministrata da Daniele Fortini, ora è la volta di un braccio di ferro tra il Campidoglio amministrato dalla giunta pentastella e un altro super tecnico nominato dall’ex sindaco di centrosinistra Ignazio Marino, il dg dell’Atac – l’azienda del trasporto pubblico romana – Marco Rettighieri, che ha paventato ieri le sue dimissioni.

«Se sto pensando di lasciare? Sì, se non ci sono le condizioni, perché dovrei rimanere?», ha confermato lui stesso ai giornalisti che gli chiedevano conferma delle voci diffuse dall’ex assessore ai Trasporti e senatore Pd Stefano Esposito. «Sono un tecnico, non un politico. I tecnici devono poter agire all’interno di un mandato chiaro, ampio e liberamente», ha aggiunto Rettighieri.

La polemica tra Comune e dg di Atac è scoppiata due giorni fa con un carteggio tra lui e la neo assessora ai Trasporti Linda Meleo. Rettighieri contestava le cifre divulgate dalla Meleo sui convogli della Metro A che saranno in circolazione a settembre con la ripresa delle scuole.

Per lui il servizio non potrà essere al 100% perché, al di là delle dichiarazioni politiche, i 18 milioni di euro stanziati dalla giunta Raggi «non sono ancora disponibili, nessun bonifico è stato effettuato verso Atac». Altro nodo: il trasferimento del responsabile della linea Roma-Viterbo Federico Chiovelli deciso dall’assessora, «un’igerenza» per il dg.