Nel mare più militarizzato del mondo, quello del Giappone, ieri il cacciatorpediniere USS Fitzgerald si è scontrato con la nave mercantile Acx Crystal, registrata nelle Filippine ma usata dalla compagnia giapponese Nippon Yusen. Un incidente grave: l’attuale bilancio è di sette marinai statunitensi dispersi e tre feriti.

Lo scontro – avvenuto a sud della basa navale della Settima Flotta di stanza a Yokosuka – ha fatto letteralmente crollare la parte centrale della nave Usa, che ha cominciato a imbarcare acqua.

La Crystal, con le sue 29mila tonnellate, pesa quasi quattro volte di più del cacciatorpediniere.

La Fitzgerald, costruita nel 1995, è stata utilizzata ampiamente durante l’invasione dell’Iraq nel 2003, per poi essere dispiegata lungo le coste giapponesi per monitorare (o per dissuadere) le attività militari nordcoreane, lanci di missili e test balistici.

Al momento dettagli dell’incidente non sono stati resi noti, ma un’inchiesta è stata già aperta. Non senza difficoltà di giurisdizione: Tokyo può investigare in quanto l’incidente è avvenuto nelle sue acque territoriali; allo stesso tempo gli Stati uniti avrebbero la precedenza perché la collisione ha riguardato una nave da guerra di loro proprietà.

Secondo i dati del traffico marittimo, la causa andrebbe imputata ad una virata improvvisa e brusca della nave cargo, venticinque minuti prima dello scontro. Certa è l’enorme densità di navi militari di stanza nel mar del Giappone, superiore a quella di imbarcazioni mercantili e civili.