Scissione no-euro, Lucke lascia Afd ma raddoppia
Era nell’aria, e da domenica scorsa è ufficiale: in Germania è nato un nuovo partito di destra anti-euro. Il promotore è lo stesso fondatore di Alternative für Deutschland (Afd), l’economista […]
Era nell’aria, e da domenica scorsa è ufficiale: in Germania è nato un nuovo partito di destra anti-euro. Il promotore è lo stesso fondatore di Alternative für Deutschland (Afd), l’economista […]
Era nell’aria, e da domenica scorsa è ufficiale: in Germania è nato un nuovo partito di destra anti-euro. Il promotore è lo stesso fondatore di Alternative für Deutschland (Afd), l’economista ed eurodeputato Bernd Lucke, che poche settimane fa era stato estromesso dalla guida della sua creatura per opera di Frauke Petry, collocata su posizioni apertamente nazionaliste e islamofobe.
Lucke non digerì la sconfitta e fece capire da subito che non sarebbe finita così.
E domenica, a Kassel, ha riunito i seguaci rimasti a lui fedeli per dare vita ad «Alleanza per il progresso e il rinnovamento», Alfa nella sigla in tedesco.
Il profilo della nuova formazione è sempre anti-moneta unica ma punta ad attrarre più l’elettorato liberale che quello ultra-conservatore e nazionalista a cui si rivolge invece la «vecchia» Afd a guida Petry. Lucke è di ascendenza democristiana, liberista in economia, lontano dalla retorica e dai temi tipici dell’estrema destra. Anche se meno radicale del suo ex-partito, attorno a lui e alla sua nuova organizzazione resta il cordone sanitario delle altre forze politiche, che hanno tutte escluso categoricamente ogni ipotetica forma di collaborazione.
Sondaggi attendibili ancora non ce ne sono, e la domanda vera è una sola: la novità avrà l’effetto di dividere e indebolire o di allargare e rafforzare il campo dei movimenti collocati a destra del centrodestra di governo di Angela Merkel?
Le prime risposte arriveranno al più tardi a marzo del prossimo anno, quando si voterà in tre Länder, fra cui il ricco e tradizionalmente conservatore Baden-Württemberg.
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