Le richieste del movimento Fridays For Future hanno ottenuto una prima piccola vittoria. È stata redatta infatti la seconda circolare alle scuole da parte del ministero dell’Istruzione (Miur). «In accordo con quanto richiesto da molte parti sociali e realtà associative impegnate nelle tematiche ambientali, ho dato mandato di redigere una circolare che invitasse le scuole, pur nella loro autonomia, a considerare giustificabili le assenze degli studenti occorse per la mobilitazione mondiale contro il cambiamento climatico» comunica dal suo account Facebook il ministro Lorenzo Fioramonti.
Il ministro si era già espresso nei giorni scorsi a sostegno delle proteste inviando anche una lettera ai docenti per invitarli a dedicare uno spazio durante le lezioni alla riflessione su ambiente ed ecologia. Gli attivisti, anche dalle pagine del nostro quotidiano, hanno avanzato la richiesta di una circolare sulle assenze, per garantire a tutti gli studenti di partecipare liberamente alla giornata di sciopero del 27.
Prima di Fioramonti si erano già espressi il sindaco di New York, Bill De Blasio, e il ministro dell’istruzione della Bassa Sassonia, Grant Hendrik Tonne, che hanno chiesto alle scuole di non considerare assenza ingiustificata la partecipazione agli scioperi climatici.
Intanto la settimana di azioni globali continua, in concomitanza con il vertice Onu sul clima, al quale ieri è intervenuta Greta Thunberg, la sedicenne svedese che per prima ha scioperato dalla scuola in segno di protesta contro le politiche economiche e di sviluppo del suo paese. Oggi a Milano si terrà una conferenza sulla produzione energetica promossa dai Fff, mentre a Roma il movimento si vedrà in Campidoglio per chiedere alla giunta Raggi l’approvazione della «Dichiarazione di Emergenza Climatica». A Torino invece si discuterà di disarmo con la Rete Italiana per il Disarmo. Per rispondere alle istanze sollevate da questo movimento, forse, non basterà una circolare.