Inizia oggi a Roma ScienzaPop. Festival della Scienza dell’Esquilino, che proseguirà fino a sabato 15 giugno nella colorata cornice della scuola Di Donato, in via Bixio 83.
Per l’Associazione Genitori Di Donato, che lavora da anni insieme alla scuola all’inclusione sociale delle famiglie nello storico quartiere dell’immigrazione a Roma, anche la scienza deve diventare occasione di partecipazione e non di «esclusione».

ScienzaPop significa «scienza popolare», cioè partecipata. Al centro degli incontri e dei laboratori del festival ci saranno i temi che dividono anche i non esperti. Dalle 17 in poi si parlerà di crisi climatica e di qualità dell’aria e del cibo, con l’agronomo e scrittore Antonio Pascale, il giornalista Stefano Liberti, l’ingegnere ambientale Giorgio Buonanno e i ragazzi del movimento Fridays For Future».

Sul tema caldissimo dell’obbligo vaccinale si confronteranno la giornalista Roberta Villa e l’epidemiologo Giovanni Rezza. L’ambivalenza dell’impatto dell’informatica sulle nostre vite, diventate più comode ma anche più «dipendenti» da social network, videogame e intelligenza artificiale, sarà discussa da Teresa Numerico, Tiziana Catarci, Michele Mezza e Antonio Scala.
L’importanza dell’insegnamento delle scienze sarà oggetto di un confronto tra la matematica Nicoletta Lanciano e il «giocologo» Ennio Peres. Infine, l’ultima giornata sarà dedicata all’importanza delle storie (vere o false che siano) nella scienza con l’astrofisico Amedeo Balbi e il fisico Stefano Ossicini

Infine, il festival si chiuderà con una «lectio magistralis» del fisico Giorgio Parisi, presidente dell’Accademia dei Lincei e da sempre compagno di strada de il manifesto.
A disposizione di bambine e bambini, oltre venti laboratori (rigorosamente gratuiti) permetteranno loro di diventare scienziati, osservando le stelle nel planetario, costruendo con le proprie mani un microscopio di carta, un vulcano in eruzione o un gelato a base di chimica.

Durante la rassegna, la scienza si mostrerà nella sua versione più umana, quella della discussione e del confronto. D’altronde, solo così gli scienziati raggiungono faticosamente le loro verità provvisorie. Non è vero che «la scienza non è democratica», come recita uno slogan facile ma dannoso: ai ricercatori veri piace dialogare, basta non abbandonare mai il piano della razionalità e del rispetto per i dati. Per saperne di più e iscriversi ai laboratori,si può visitare il sito www.scienzapop.it.