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Scholz: «Evitare scontro con la Nato». Guterres va da Putin

Scholz: «Evitare scontro con la Nato». Guterres va da PutinPanni stesi a Moshchun un villaggio vicino a Kiev – Ansa

Guerra in Ucraina Le immagini satellitari confermerebbero le fosse comuni a Manhush

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 23 aprile 2022

Mentre Mosca prepara l’offensiva in Donbass e lascia intendere la possibilità di mirare a un territorio più vasto, capace di unire Federazione Russa a Donbass e Transnistria, ricominciano a muoversi tentativi diplomatici.

L’UE, CON LE PAROLE del presidente del Consiglio Charles Michel ha chiesto l’apertura immediata di corridoi umanitari da Mariupol e dalle città assediate, in particolare in occasione della Pasqua ortodossa (così come in precedenza era stato richiesto dall’Onu).
Michel dopo la telefonata con il presidente russo Putin ha sottolineato «in maniera diretta» che l’Unione è «unita» nel suo «incrollabile» sostegno alla sovranità e all’integrità dell’Ucraina e ha «dettagliato i costi delle sanzioni europee per Mosca».

MICHEL – CON UN TWEET – ha anche «chiesto a Putin di stabilire in maniera urgente un contatto diretto con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, come chiesto dallo stesso Zelensky». La risposta di Putin però non induce a ottimismo; nella telefonata, secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa russa Tass, Putin avrebbe denunciato «le dichiarazioni irresponsabili dei rappresentanti del Consiglio europeo relativamente alla necessità di una soluzione militare del conflitto in Ucraina».

Le condizioni per arrivare a un’eventuale tregua per il Cremlino sono chiare: «A tutti i soldati dell’esercito ucraino, i militanti dei battaglioni nazionalisti e i mercenari stranieri è stato garantito che avrebbero avuto salva la vita, un trattamento decente in linea con il diritto internazionale e adeguata assistenza medica. Il regime di Kiev non permette loro di cogliere questa possibilità»; ovvero senza una resa palese (che consegnerebbe a Putin qualche combattente del battaglione Azov da mostrare alla sua opinione pubblica come prova della «denazificazione» dell’Ucraina), niente tregua.

LE SPERANZE di un cessate il fuoco sono ora appese alla visita a Mosca che intraprenderà lunedì 26 aprile il segretario generale dell’Onu Guterres. Il suo Eri Kaneko ha precisato che con Lavrov ci saranno «un pranzo e un incontro di lavoro» e che poi «sarà ricevuto» da Putin. Sulla possibile visita a Kiev, Kaneko ha spiegato che l’Onu «è ancora al lavoro con l’Ucraina per la preparazione» della visita. A proposito di una tregua per la Pasqua ortodossa ha aggiunto che l’Onu «lavora con questa speranza».

IERI SULLA SITUAZIONE in Ucraina è intervenuto anche il cancelliere tedesco Scholz (molto criticato dagli ucraini nell’ultimo periodo). Secondo Scholz è assolutamente da evitare un coinvolgimento diretto della Nato; ha poi confermato che la Germania invierà gli aiuti militari pattuiti e che un eventuale embargo al gas russo non sarebbe sufficiente a terminare la guerra.

GUERRA CHE PROSEGUE e continua a mostrare orrori: dopo Bucha, Borodyanka, ora l’attenzione è sulle fosse comuni denunciate dagli ucraini nei pressi di Mariupol, e che verrebbero mostrate da nuove immagini satellitari. Ieri il servizio stampa del comune di Mariupol sul proprio canale Telegram ha affermato che la Russia ha seppellito fino a 9mila civili ucraini nel tentativo di nascondere il massacro avvenuto durante l’assedio della città portuale.

COME RIPORTATO dall’agenzia Ap «Il fornitore delle immagini satellitari, la Maxar Technologies, ha affermato che le foto mostrano più di 200 fosse comuni» nella città di Manhush, a una ventina di chilometri da Mariupol.

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