Se vuoi capire i tempi e gli umori della contemporaneità, guardati gli horror. I film e i romanzi dell’orrore rappresentano la vera chiave del subconscio collettivo. I fossili delle paure svelano molto di più delle opere dei grandi sociologi. I vampiri che appaiono alle nostre finestre rappresentano il nostro terrore dei ricchi, degli aristocratici, del famoso 1%, che succhiano la vitalità da tutti e non muoiono mai. Quando invece si presentano degli zombi barcollanti, questi rispecchiano i poveri che hanno invaso i nostri incubi: puzzano, indossano vestiti strappati, non sono ben-educati e provengono dal terzo mondo. L’evoluzione di Charles Darwin sveglia il lupo mannaro; la repressione di Freud compare nello sdoppiamento di Dr. Jekyll e Mr. Hyde. Abbiamo visto l’agorafobia di Blair Witch, seguita dalla claustrofobia domestica di Paranormal Activity.

L’anno scorso Scappa – Get Out di Jordan Peele ci ha rivelato come i demoni degli Stati Uniti non siano demoni metafisici con le corna ma … “bianchi”. E non sono nemmeno chiaramente razzisti. Sono liberali, ben educati, attraenti – ‘Avrei votato per Obama una terza volta se avessi potuto,’ dice il padre. Ma succhiano la vitalità dalle loro vittime e usano l’ipnosi per catturare le menti. Non c’è traccia di Twilight o Dracula ma Scappa è un film di vampiri. Un posto tranquillo, il nuovo film horror- anche questo di un regista, John Krasinski, che come Peele ha iniziato in un ruolo comico – è bianchissimo. In Scappa la campagna e la famiglia sono entrambi fonte di pericoli; qui la campagna è l’unico rifugio dalle città distrutte e la famiglia rappresenta l’unica speranza. Il concetto centrale è che i mostri hanno una sensibilità acuta per il suono ed è per questo che i sopravvissuti non possono, non devono fare alcun rumore e starsene zitti. Mentre i neri di Black Lives Matter con le loro proteste cercano di trovare una voce che quando viene sentita non viene ascoltata, il terrore più grande dei bianchi americani è essere costretti a chiudere la bocca una volta tanto!

Entrambi i film sono molto intelligenti, originali e fatti molto bene. Ma dal punto di vista politico, raccontano storie diverse da prospettive quasi opposte. Un posto tranquillo non sembra neanche politico – non perché non lo sia, ma perché la politica dei potenti è quasi sempre invisibile. L’apocalisse è una tragedia causata da invasori mostruosi e violenti con cui nessun dialogo è possibile. Servono la famiglia, l’intelligenza e un buon fucile. Ma per le vittime di Scappa la cosa più terrificante è la società, così com’è. È oggi con President Trump più che mai.