Il governo Renzi rischia una procedura di infrazione da parte dell’Unione Europea per la norma sulle concessioni autostradali contenuta nel decreto Sblocca Italia. Bruxelles ha aperto una pre-procedura di infrazione il 17 ottobre scorso sull’articolo 5 del decreto, attualmente in discussione alla Camera, e chiede all’esecutivo di spiegare la norma che permette ai concessionari autostradali di proporre la modifica dei rapporti concessori esistenti sulla base di nuovi piani economico-finanziari. L’articolo 5 era già criticato nei giorni scorsi dell’Autorità dei trasporti e dall’Antitrust. La prima ha parlato di «un ritorno a procedure del passato incentrate sulla determinazione in via amministrativa di canoni, pedaggi e tariffe di accesso alle infrastrutture di trasporto». L’Antitrust ha sollevato dubbi di anticoncorrenzialità.

In maniera più argomentata, l’ebook «RottamaItalia» pubblicato da Altreconomia ha denunciato il «comma Orte-Mestre», la mega-autostrada che il ministro Lupi intende costruire. La norma impedisce il rinnovo delle concessioni mediante una gara. Il «mercato» delle autostrade resterà così in mano ai monopolisti. Bruxelles ha deciso di agire in nome del «libero mercato» e conferma: tra le tante misure contestate di un provvedimento che dà il via libera a trivellazioni, cemento, speculazioni immobiliari e finanziarizzazione del patrimonio e del territorio, l’articolo 5 sulle concessioni autostradali sembra consentire la realizzazione di «significative modifiche» ai contratti di concessione esistenti riguardanti lavori nell’ambito del rapporto concessorio e livello delle tariffe. Insomma, il governo Renzi non starebbe affatto liberando gli «spiriti animali» del capitalismo tradizionale – quello del cemento e quello che costruisce automobili. Nei fatti sta favorendo i monopolisti del settore. Non solo, rischia anche di violare la legislazione comunitaria in materia di appalti pubblici.

Lo scoglio sul quale si sono andati a incagliare Renzi e il ministro dei trasporti Maurizio Lupi non è indifferente. Lo attesta anche un emendamento allo Sblocca Italia introdotto in commissione Ambiente alla Camera: per la proroga delle concessioni autostradali servirà il via libera dell’Unione europea. Un giudizio negativo sull’intero disegno di legge per la conversuione del decreto legge è arrivato anche dalla Conferenza delle Regioni. I governatori chiedono tra l’altro il ripristino del contributo di 560 milioni di euro per il riparto delle risorse del sistema sanitario nazionale nel 2014. Come denunciato dal coordinamento universitario Link, questo taglio si scaricherà sul finanziamento delle borse di studio, oltre che sui disabili. Non meno caldo è il fronte politico che ha visto la dura opposizione del Movimento 5 Stelle, oltre che convocazione di una manifestazione nazionale il 7 novembre a Bagnoli nell’ambito della campagna «Blocca lo Sblocca Italia». Ieri il deputato Pippo Civati ha ribadito l’intenzione di votare contro lo Sblocca Italia: «Sarà una buona palestra, contiene cose che non vanno». Sabato sarà in piazza a Roma con la Cgil. «È una maggioranza che ha fatto qualcosa che non era nel programma per il quale siamo stati votati».