Uno scambio informale con i gruppi politici ha portato al sì, con procedura scritta, della proposta del presidente Sassoli. Dunque la sessione straordinaria dell’europarlamento, il 26 marzo a Bruxelles, adotterà «misure specifiche per garantire che il voto possa essere organizzato anche a distanza». Come ancora non è chiaro, ma a Bruxelles si discute quello che anche in Italia è considerato uno scoglio inaggirabile. Delicato l’ordine del giorno: l’investimento che metterà a disposizione degli Stati 37 miliardi di fondi di coesione; una proposta per estendere il Fondo di solidarietà dell’Ue alle emergenze sanitarie; lo stop ai ‘voli fantasma’ causati dall’epidemia.