Nicolas Sarkozy aveva pensato di fare una semplice passeggiata (parla di “un’autostrada dove basta accelerare”) per riconquistare la presidenza dell’Ump, il partito della destra conservatrice, trampolino indispensabile per poter essere in prima fila per ricandidarsi all’Eliseo nel 2017. Ma dopo 19 comizi in giro per la Francia da fine settembre, la vittoria, che pare comunque scontata, non sembra più cosi’ trionfale: i suoi evitano ormai di fare riferimento al 2004, quando era stato eletto alla testa dell’Ump con l’84% dei voti. I 268mila militanti dell’Ump hanno cominciato ieri sera a votare per scegliere tra tre candidati, oltre a Sarkozy il giovane sfidante Bruno Le Maire e l’ultra conservatore Hervé Mariton. Il risultato si saprà stasera dopo le 20. Il voto è elettronico, cosa che fa temere dei brogli, abitudine all’Ump (dove ci sono ancora gli strascichi del conflitto tra François Fillon e Jean-François Copé per la presidenza, a cui ha poi messo fine la giustizia con le inchieste sui soldi neri che hanno travolto Copé).

Sarkozy vuole tornare all’Eliseo. E’ sceso in campo due mesi fa senza un programma preciso. L’ex presidente, che cerca la rivincita su Hollande, si è lasciato trascinare dagli umori dei militanti presenti ai suoi meeting: di fronte all’ala destra, ha cosi’ promesso di voler annullare la legge Taubira che ha legalizzato il matrimonio omosessuale. Poco per volta, da settembre a oggi, l’uomo che sembrava voler incarnare l’unità è scivolato su posizioni molto a destra, quasi ad incarnare una sorta di tea party alla francese, con posizioni alla Cameron contro l’Unione europea. Era questa l’area elettorale di Hervé Mariton, reazionario senza ripensamenti, ma uomo di un’altra epoca, troppo colto per rivolgersi all’elettorato di Marine Le Pen. Resta Le Maire, l’unico che non vuole rivedere la legge Taubira, ma Sarkozy lo ha ignorato, anche se stasera potrebbe mettergli qualche bastone nelle ruote ed impedire il plebiscito a cui aspira l’ex presidente.

Sarkozy, in realtà, guarda oltre la battaglia per la presidenza dell’Ump, che dà per scontata. I suoi rivali a destra sono gli ex primi ministro Alain Juppé e François Fillon, entrambi aspiranti alla candidatura a destra per il 2017. Juppé è il rivale più pericoloso, per il momento. Ha il favore dei sondaggi, fa la parte del saggio, cerca l’alleanza con il centro. Fillon, che sogna di essere il Thatcher francese, si è già bruciato un po’ le ali, con lo scandalo delle rivelazioni del libro Sarko s’est tuer, dove i giornalisti Gérard Davet e Fabrice Lhomme gli attribuiscono della manovre per far pressioni sulla giustizia con lo scopo di mettere fuori gioco Sarkozy, implicato in una decina di inchieste. Le rivelazioni del libro dei due giornalisti di Le Monde hanno finito per colpire più Hollande che Sarkozy, a causa del ruolo attribuito al segretario generale dell’Eliseo, Jean-Pierre Jouyet, che avrebbe parlato troppo.

Stasera, la probabile vittoria di Sarkozy alla testa dell’Ump aprirà un nuovo capitolo: in caso di plebiscito, l’ex presidente sogna di evitare nel 2016 delle primarie a destra, sbaragliando cosi’ senza battaglia il rivale Juppé.