Sui monti sudtirolesi, una donna si sta allenando per un lunga marcia che intraprenderà a settembre. No, non è un’atleta olimpionica altoatesina. E’ Wilhelmine Schett, più nota come Mina Welby, vedova di Piero, originaria di San Candido (Bolzano). La sua camminata sarà attorno al Parlamento. Gli anglofili lo chiamano walk-around, una breve stagione di una certa sinistra li chiamava «girotondi.

Mina e chi la vorrà accompagnare inizieranno a circondare Montecitorio e Palazzo Chigi dalle ore 16 dell’11 settembre, proseguiranno tutta la notte e finiranno, alle ore 12 del 12 settembre, quando ormai si sarà compiuto l’anno esatto dal deposito di 67.000 firme autenticate e certificate sulla proposta di legge di iniziativa popolare per la legalizzazione dell’eutanasia e l’interruzione delle terapie.

Si potrà ritenere che «i cittadini e il Palazzo» sia una contrapposizione populista non più di moda, e che la prova atletica di una donna di 77 anni sia un protagonismo retorico che punta sul pietismo, dietro la malefica regia dei soliti Radicali. Si potrà… come si è potuto accusare i Radicali di strumentalizzare Luca Coscioni e Piero Welby. Ce ne faremo una ragione.

Forse si può, al contrario, ritenere grave che un Parlamento che – in un anno di tempo e nonostante due richiami pubblici da parte del Presidente della Repubblica – non sia riuscito nemmeno a organizzare un’audizione in Commissione sul tema. Un Parlamento così ha molto bisogno di essere «circondato», con la speranza di un comportamento più dignitoso per l’anno a venire.

Chiedere un po’ di coraggio non è chiedere troppo. Il coraggio, infatti, serve «solo» per contrapporsi ai loro Capipartito. Non serve invece alcun coraggio nei confronti dei cittadini elettori, visto che almeno loro sono ampiamente d’accordo – persino tra i cattolici e gli eletttori di centrodestra – sia sul tema dell’eutanasia che sugli altri obiettivi delle libertà civili negate (e sottratte dal dibattito pubblico).

Per chi non potrà essere a Roma, in quei giorni «Centocittà per l’eutanasia legale»: anche nel più piccolo comune ci si può organizzare con cartellonate e presidi per chiedere ai politici locali di mobilitarsi per l’eutanasia legale e per istituire i registri comunali o regionali per il testamento biologico. Tutte le info su www.eutanasialegale.it.

Ps: dedicato a quelli che «È tutto inutile, perchè tanto non cambia niente»: Mina Welby si sta allenando anche per voi.

marco.cappato@associazionelucacoscioni.it[